Riflessioni sull'appartenenza di genere come diritto fondamentale all'identità personale

Sul piano strettamente giuridico il sesso è stato considerato tradizionalmente come una qualità della persona predeterminata dalla natura e immutabile dall’uomo che doveva essere accertata al momento della nascita attraverso l’esame degli organi sessuali esterni, con la conseguenza che non assumeva alcuna rilevanza il transessualismo. La scelta in ordine al mutamento di sesso era demandata al giudice, previo intervento chirurgico. La Consulta, il 5 novembre 2015, ha posto fine alle contraddittorie interpretazioni dei vari tribunali italiani sul punto e ha ristabilito un minimo di certezza del diritto su un tema così fondamentale come il diritto all’identità di genere che la stessa Alta Corte , in altre occasioni, ha considerato elemento costitutivo del diritto all’identità personale, rientrante a pieno titolo, nell’ambito dei diritti fondamentali della persona.