Il saggio si propone di dare un nuovo contributo al problema filologico della storia redazionale del terzo Triumphus Fame. Dopo l’antico dibattito dei cinquecentisti, la questione si è riaperta (con posizioni contrastanti fino ai giorni nostri) grazie al rinvenimento, nel 1950 ad opera di R. Weiss, di una stesura apografa del terzo Tr. Fame, conservata nel ms. Harley 3264 della British Library, diversa da quella vulgata. Una nuova copia veniva scoperta nel 1983 da G. Frasso nell’incunabulo 86 K 18 della British Library (IB 25926, King George III’s copy). Attraverso una valutazione del peso testimoniale dei due apografi, è stato possibile precisare il rapporto della redazione rinvenuta (Tr. Fame IIa) con il testo vulgato (Tr. Fame III), rispetto al quale essa non rappresenta una precedente stesura rifiutata ma una redazione seriore. I risultati dell’analisi filologica sono stati inverati in una serrata disamina della trama storico-culturale dei versi del Triumphus, tendente a valorizzare ogni utile indicazione di lettura proveniente dalle figure degli storici e dei poeti accolti nel catalogo del presunto abbozzo, che sono state messe a confronto con le presenze della vulgata. Per i modi e il peso in cui entra la storiografia cristiana e per l’impatto ideologico procurato dall’innesto della figura di David, ne è emerso un modello culturale in linea con gli approdi della senilità petrarchesca e straordinariamente sintonico con gli orientamenti della produzione degli ultimi decenni di vita.
L'ultimo tempo della meditatio historiae. Per la vicenda redazionale del terzo Triumphus Fame del Petrarca.
MALTA, Caterina
2015-01-01
Abstract
Il saggio si propone di dare un nuovo contributo al problema filologico della storia redazionale del terzo Triumphus Fame. Dopo l’antico dibattito dei cinquecentisti, la questione si è riaperta (con posizioni contrastanti fino ai giorni nostri) grazie al rinvenimento, nel 1950 ad opera di R. Weiss, di una stesura apografa del terzo Tr. Fame, conservata nel ms. Harley 3264 della British Library, diversa da quella vulgata. Una nuova copia veniva scoperta nel 1983 da G. Frasso nell’incunabulo 86 K 18 della British Library (IB 25926, King George III’s copy). Attraverso una valutazione del peso testimoniale dei due apografi, è stato possibile precisare il rapporto della redazione rinvenuta (Tr. Fame IIa) con il testo vulgato (Tr. Fame III), rispetto al quale essa non rappresenta una precedente stesura rifiutata ma una redazione seriore. I risultati dell’analisi filologica sono stati inverati in una serrata disamina della trama storico-culturale dei versi del Triumphus, tendente a valorizzare ogni utile indicazione di lettura proveniente dalle figure degli storici e dei poeti accolti nel catalogo del presunto abbozzo, che sono state messe a confronto con le presenze della vulgata. Per i modi e il peso in cui entra la storiografia cristiana e per l’impatto ideologico procurato dall’innesto della figura di David, ne è emerso un modello culturale in linea con gli approdi della senilità petrarchesca e straordinariamente sintonico con gli orientamenti della produzione degli ultimi decenni di vita.File | Dimensione | Formato | |
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