La sanzione per tardivo versamento non è applicabile ai tributi per i quali manca una fase determinativa

La crisi economica ha certamente incrementato i casi di tardivo versamento di ogni tipo di tributi, sia diretti che indiretti, in relazione ai quali viene irrogata la sanzione del 30%, prevista dall’art. 13 del D.Lgs. n. 471/1997, la cui collocazione legislativa farebbe a prima vista pensare a un ambito di applicazione limitato alle imposte sui redditi e all’IVA. Nonostante la correttezza formale del riferimento a tutti i tributi del titolo secondo del decreto suddetto, ci sono rischi che la sua applicazione dipenda dalla mera, e controversa, attribuzione di natura tributaria a una determinata entrata, nonché sussistono problemi di coordinamento con sanzioni specificamente previste dalle normative di settore. E’ inoltre sostenibile una interpretazione restrittiva della norma, conforme alla «ratio» del sistema sazionatorio, che esclude l’irrogazione della sanzione per tardivo versamento in relazione a quella molteplicità di tributi ove manca la distinzione tra fase determinativa e fase esattiva.