Con Heidegger, ma anche oltre Heidegger, la decostruzione di Derrida scuote l’ontologia classica, che intende l’essere come presenza e presente. Ma per Derrida “metafisica” non significa tanto, come per Heidegger, oblio dell’essere, quanto, innanzitutto, processo di appropriazione che presiede a tutta l’impalcatura concettuale del pensiero occidentale. Se la decostruzione della «metafisica del proprio» costituisce il primo “movente” del suo pensiero, è sicuramente nel costante confronto con Heidegger che Derrida affina il suo armamentario decostruttivo che lo conduce, attraverso Nietzsche e soprattutto Freud, a scoprire quella «struttura abissale del proprio», a partire dalla quale nel movimento di appropriazione si rivela già da sempre all’opera un contro movimento di “ex-appropriazione” che lo condanna allo scacco. Ciò che d’altra parte lo stesso Heidegger aveva indicato nel bionomio Ereignis-Enteignis e nel pensiero di un evento al di là dell’essere.

La metafisica del proprio

RESTA, Caterina
2014-01-01

Abstract

Con Heidegger, ma anche oltre Heidegger, la decostruzione di Derrida scuote l’ontologia classica, che intende l’essere come presenza e presente. Ma per Derrida “metafisica” non significa tanto, come per Heidegger, oblio dell’essere, quanto, innanzitutto, processo di appropriazione che presiede a tutta l’impalcatura concettuale del pensiero occidentale. Se la decostruzione della «metafisica del proprio» costituisce il primo “movente” del suo pensiero, è sicuramente nel costante confronto con Heidegger che Derrida affina il suo armamentario decostruttivo che lo conduce, attraverso Nietzsche e soprattutto Freud, a scoprire quella «struttura abissale del proprio», a partire dalla quale nel movimento di appropriazione si rivela già da sempre all’opera un contro movimento di “ex-appropriazione” che lo condanna allo scacco. Ciò che d’altra parte lo stesso Heidegger aveva indicato nel bionomio Ereignis-Enteignis e nel pensiero di un evento al di là dell’essere.
2014
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3067773
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