Il processo di integrazione europea si trova sempre più spesso a dover fronteggiare il dilemma di garantire la libera circolazione delle merci, da un lato, e proteggere valori non economici della più svariata natura, tra cui quello fondamentale della salute, dall‟altro. La soluzione di tale antinomia di interessi è, inevitabilmente, affidata alla conoscenza scientifica. Ciò che ne consegue è un processo articolato, in cui il diritto diventa necessario alla comprensione della scienza nel delimitare i limiti di azione delle relative pratiche conoscitive e applicative. La complessa materia degli OGM fornisce un emblematico esempio dell‟ormai stretta ed ineludibile interazione tra scienza e diritto, dove la condizione di intrinseca incertezza, che connota il sapere scientifico, deve far i conti con le istanze di sicurezza contro i possibili rischi alimentari. Nel tentativo di profilare un quadro dai contorni piuttosto instabili, il presente contributo intende proporre una riflessione sul sistema normativo europeo inerente l‟applicazione degli OGM nella filiera alimentare. Si avrà cura di analizzare sia l‟evoluzione della disciplina in subiecta materia, sia il ruolo della Corte di giustizia nello sviluppo dei valori sociali e politici e nei confronti delle sfide poste dalle biotecnologie. Successivamente, l‟attenzione si incentrerà sulla regolamentazione del cd. “rischio OGM” (che sarà analizzata nei suoi tre momenti della valutazione, della gestione e della comunicazione), che si sviluppa sul crinale di un complicato equilibrio tra regolazione pubblica e libero mercato, tutela degli scambi commerciali e precauzione, crescita economica e tutela della salute.
Sostenibilità del settore agro-alimentare, biotecnologie e food safety nell’Unione europea: il paradigma degli organismi geneticamente modificati
LUPO, ANTONIETTA
2015-01-01
Abstract
Il processo di integrazione europea si trova sempre più spesso a dover fronteggiare il dilemma di garantire la libera circolazione delle merci, da un lato, e proteggere valori non economici della più svariata natura, tra cui quello fondamentale della salute, dall‟altro. La soluzione di tale antinomia di interessi è, inevitabilmente, affidata alla conoscenza scientifica. Ciò che ne consegue è un processo articolato, in cui il diritto diventa necessario alla comprensione della scienza nel delimitare i limiti di azione delle relative pratiche conoscitive e applicative. La complessa materia degli OGM fornisce un emblematico esempio dell‟ormai stretta ed ineludibile interazione tra scienza e diritto, dove la condizione di intrinseca incertezza, che connota il sapere scientifico, deve far i conti con le istanze di sicurezza contro i possibili rischi alimentari. Nel tentativo di profilare un quadro dai contorni piuttosto instabili, il presente contributo intende proporre una riflessione sul sistema normativo europeo inerente l‟applicazione degli OGM nella filiera alimentare. Si avrà cura di analizzare sia l‟evoluzione della disciplina in subiecta materia, sia il ruolo della Corte di giustizia nello sviluppo dei valori sociali e politici e nei confronti delle sfide poste dalle biotecnologie. Successivamente, l‟attenzione si incentrerà sulla regolamentazione del cd. “rischio OGM” (che sarà analizzata nei suoi tre momenti della valutazione, della gestione e della comunicazione), che si sviluppa sul crinale di un complicato equilibrio tra regolazione pubblica e libero mercato, tutela degli scambi commerciali e precauzione, crescita economica e tutela della salute.File | Dimensione | Formato | |
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