L'articolo rappresenta la sintesi dell'evento "Paesaggio 150. Sguardi sul paesaggio italiano tra conservazione, trasformazione e progetto in 150 anni di storia" (Reggio Calabria, 5, 6, 7 ottobre 2011) che, partendo dalla ricorrenza simbolica dell’Unità d’Italia, ha inteso descrivere le trasformazioni del paesaggio italiano in centocinquant’anni di storia attraverso una lettura capace di superare i limiti del resoconto storico disciplinare alla ricerca degli strumenti per una lucida analisi dei fenomeni, delle scelte politiche e progettuali che hanno determinato l’attuale assetto paesistico-territoriale. Il convegno si è svolto sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, contiene "La Carta dello Stretto di Messina" ed è stato inserito nel calendario ufficiale nazionale delle iniziative per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La rilevanza e l’interesse che riscuote il tema del paesaggio in questo momento storico in Italia è testimoniato dalla risposta “quantitativa” alla call del convegno e dalla collocazione geografica dei contributi: più di duecento a coprire l’intero territorio nazionale e molteplici aree disciplinari. Il coinvolgimento emotivo e la partecipazione corale sono stati il leitmotiv dei tre giorni di lavori, insieme allo scambio propositivo tra istituzioni, università e competenze professionali. Il documento di sintesi finale del convegno, denominato “Carta dello Stretto di Messina”, scritto con la supervisione dell’arch. Maria Maddalena Alessandro per il MIBAC e della dott.ssa Maguelonne Dèjeant-Pons per il Consiglio d’Europa, rappresenta la traccia concreta delle idee maturate dai convenuti e firmatari della proposta. I lavori svolti durante il convegno2 hanno visto sviluppare il tema in maniera trasversale tra varie competenze disciplinari all’interno delle sessioni plenarie e le sessioni parallele con i 48 contributi selezionati dai referee attraverso il call for paper, tra i circa 200 pervenuti, dibattuti all’interno delle quattro sessioni parallele organizzate intorno alle seguenti principali tracce: L’identità nazionale e il ruolo unificante del paesaggio; L’armatura storica e geografica dei paesaggi italiani; Il paesaggio e le grandi trasformazioni, Nuove prospettive per il futuro del paesaggio italiano. Il filo conduttore del convegno è stato un percorso condiviso che ha condotto alla costruzione di nuove linee programmatiche raccolte nel documento di sintesi e di indirizzo (Carta dello Stretto di Messina) orientato verso ulteriori modalità di conservazione attiva e forme di intervento possibile e sostenibile sul paesaggio italiano.

Paesaggio 150. Sguardi sul paesaggio italiano tra conservazione, trasformazione e progetto in 150 anni di storia

ARENA, Marina;
2011-01-01

Abstract

L'articolo rappresenta la sintesi dell'evento "Paesaggio 150. Sguardi sul paesaggio italiano tra conservazione, trasformazione e progetto in 150 anni di storia" (Reggio Calabria, 5, 6, 7 ottobre 2011) che, partendo dalla ricorrenza simbolica dell’Unità d’Italia, ha inteso descrivere le trasformazioni del paesaggio italiano in centocinquant’anni di storia attraverso una lettura capace di superare i limiti del resoconto storico disciplinare alla ricerca degli strumenti per una lucida analisi dei fenomeni, delle scelte politiche e progettuali che hanno determinato l’attuale assetto paesistico-territoriale. Il convegno si è svolto sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, contiene "La Carta dello Stretto di Messina" ed è stato inserito nel calendario ufficiale nazionale delle iniziative per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La rilevanza e l’interesse che riscuote il tema del paesaggio in questo momento storico in Italia è testimoniato dalla risposta “quantitativa” alla call del convegno e dalla collocazione geografica dei contributi: più di duecento a coprire l’intero territorio nazionale e molteplici aree disciplinari. Il coinvolgimento emotivo e la partecipazione corale sono stati il leitmotiv dei tre giorni di lavori, insieme allo scambio propositivo tra istituzioni, università e competenze professionali. Il documento di sintesi finale del convegno, denominato “Carta dello Stretto di Messina”, scritto con la supervisione dell’arch. Maria Maddalena Alessandro per il MIBAC e della dott.ssa Maguelonne Dèjeant-Pons per il Consiglio d’Europa, rappresenta la traccia concreta delle idee maturate dai convenuti e firmatari della proposta. I lavori svolti durante il convegno2 hanno visto sviluppare il tema in maniera trasversale tra varie competenze disciplinari all’interno delle sessioni plenarie e le sessioni parallele con i 48 contributi selezionati dai referee attraverso il call for paper, tra i circa 200 pervenuti, dibattuti all’interno delle quattro sessioni parallele organizzate intorno alle seguenti principali tracce: L’identità nazionale e il ruolo unificante del paesaggio; L’armatura storica e geografica dei paesaggi italiani; Il paesaggio e le grandi trasformazioni, Nuove prospettive per il futuro del paesaggio italiano. Il filo conduttore del convegno è stato un percorso condiviso che ha condotto alla costruzione di nuove linee programmatiche raccolte nel documento di sintesi e di indirizzo (Carta dello Stretto di Messina) orientato verso ulteriori modalità di conservazione attiva e forme di intervento possibile e sostenibile sul paesaggio italiano.
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