Il lavoro, considerata l’assoluta rilevanza ormai assunta - sia nell’ordinamento comunitario che nazionale - dal contraddittorio endoprocedimentale, evidenzia il carattere di eccezionalità dell’urgenza legittimante il mancato rispetto dello stesso, ai sensi dell’art. 12, comma 7, l. 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti del contribuente). Ciò porta ad escludere, in particolare, la sufficienza, a tal fine, dell’imminente scadenza del termine per l’accertamento, invocata sic et simpliciter dall’Amministrazione finanziaria a giustificazione dell’emanazione ante tempus dell’atto impositivo. In proposito, viene valutata positivamente la giurisprudenza di legittimità che si è espressa sul punto in tal senso; viceversa, viene criticata la stessa là dove ha ritenuto possibile, per l’Ufficio finanziario, l’indicazione dell’urgenza per la prima volta nel corso del giudizio, anziché in sede di motivazione dell’atto. La soluzione prospettata dalla giurisprudenza, infatti, presenta non pochi aspetti problematici, anche dal punto di vista della regolamentazione processuale della fattispecie.

Osservazioni sull’urgenza legittimante l’accertamento «ante tempus»

COLLI VIGNARELLI, Andrea
2015-01-01

Abstract

Il lavoro, considerata l’assoluta rilevanza ormai assunta - sia nell’ordinamento comunitario che nazionale - dal contraddittorio endoprocedimentale, evidenzia il carattere di eccezionalità dell’urgenza legittimante il mancato rispetto dello stesso, ai sensi dell’art. 12, comma 7, l. 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti del contribuente). Ciò porta ad escludere, in particolare, la sufficienza, a tal fine, dell’imminente scadenza del termine per l’accertamento, invocata sic et simpliciter dall’Amministrazione finanziaria a giustificazione dell’emanazione ante tempus dell’atto impositivo. In proposito, viene valutata positivamente la giurisprudenza di legittimità che si è espressa sul punto in tal senso; viceversa, viene criticata la stessa là dove ha ritenuto possibile, per l’Ufficio finanziario, l’indicazione dell’urgenza per la prima volta nel corso del giudizio, anziché in sede di motivazione dell’atto. La soluzione prospettata dalla giurisprudenza, infatti, presenta non pochi aspetti problematici, anche dal punto di vista della regolamentazione processuale della fattispecie.
2015
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