Questo contributo intende presentare la trama teorica dell’annuncio profetico attraverso una speciale dialettica di logos e pathos. Utilizzando la letteratura del pensiero ebraico contemporaneo si vuole evidenziare come il paradigma del pathos risulti prevalente. Il Dio biblico non è riconducibile al “motore immobile” di Aristotele, né al principio primo metafisico della filosofia greca; Il Dio di Israele al contrario è un Dio che ama, è un Dio conosciuto dall’uomo, che si occupa dell’uomo. Lungi dal dover essere catalogato secondo schemi teologici razionalmente precostituiti, il linguaggio antropopatico presente nella Bibbia diventa il segno evidente che i profeti pensano ed esprimono Dio non attraverso qualche forma di immaginazione ideale, ma al contrario nell’immagine di una presenza personale. Per i profeti Dio non era un Essere della cui esistenza erano convinti allo stesso modo in cui una persona è convinta della verità di un’idea, ma un Essere supremamente reale e presente, che premeva sulla figura del profeta per annunciare la sua volontà
L'annuncio profetico fra pathos e logos
RICCI, Paola
2015-01-01
Abstract
Questo contributo intende presentare la trama teorica dell’annuncio profetico attraverso una speciale dialettica di logos e pathos. Utilizzando la letteratura del pensiero ebraico contemporaneo si vuole evidenziare come il paradigma del pathos risulti prevalente. Il Dio biblico non è riconducibile al “motore immobile” di Aristotele, né al principio primo metafisico della filosofia greca; Il Dio di Israele al contrario è un Dio che ama, è un Dio conosciuto dall’uomo, che si occupa dell’uomo. Lungi dal dover essere catalogato secondo schemi teologici razionalmente precostituiti, il linguaggio antropopatico presente nella Bibbia diventa il segno evidente che i profeti pensano ed esprimono Dio non attraverso qualche forma di immaginazione ideale, ma al contrario nell’immagine di una presenza personale. Per i profeti Dio non era un Essere della cui esistenza erano convinti allo stesso modo in cui una persona è convinta della verità di un’idea, ma un Essere supremamente reale e presente, che premeva sulla figura del profeta per annunciare la sua volontàPubblicazioni consigliate
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