L’articolo approfondisce l’incidenza delle sentenze n. 52 e n. 63 del 2016 della Corte costituzionale sulla “identità” stessa del diritto ecclesiastico italiano, caratterizzato dal principio di laicità, dell’eguale libertà delle confessioni religiose e da un sistema di accordi volti a disciplinare le specificità dei diversi gruppi fideistici. Secondo l’Autore, nell’inerzia del legislatore, la Corte costituzionale è costretta a ricoprire un ruolo di supplenza nella ricerca di un soddisfacente equilibrio tra tutti i suddetti elementi e nella stessa definizione di alcune fondamentali linee di sviluppo della disciplina del diritto ecclesiastico, chiamata ad affrontare sempre nuove sfide ed emergenti criticità nella gestione del fenomeno religioso.
La Corte costituzionale torna protagonista dei processi di transizione della politica ecclesiastica italiana?
LICASTRO, Angelo
2016-01-01
Abstract
L’articolo approfondisce l’incidenza delle sentenze n. 52 e n. 63 del 2016 della Corte costituzionale sulla “identità” stessa del diritto ecclesiastico italiano, caratterizzato dal principio di laicità, dell’eguale libertà delle confessioni religiose e da un sistema di accordi volti a disciplinare le specificità dei diversi gruppi fideistici. Secondo l’Autore, nell’inerzia del legislatore, la Corte costituzionale è costretta a ricoprire un ruolo di supplenza nella ricerca di un soddisfacente equilibrio tra tutti i suddetti elementi e nella stessa definizione di alcune fondamentali linee di sviluppo della disciplina del diritto ecclesiastico, chiamata ad affrontare sempre nuove sfide ed emergenti criticità nella gestione del fenomeno religioso.Pubblicazioni consigliate
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