Nel settore manifatturiero, considerato engine of growth, esiste un “rapporto costante nel lungo periodo tra saggio di crescita della produzione e saggio di crescita della produttività del lavoro”. Un incremento di un punto percentuale del prodotto genera un incremento pari ad 0,5 della produttività. Lo sostiene, come è noto, una legge formulata da Verdoorn nel 1949 e ripresa e arricchita da Kaldor nel 1966 (legge Kaldor-Verdoorn). Output e produttività sono collegati in senso biunivoco e si autoalimentano. La crescita della produttività influenza positivamente la domanda aggregata e, come suggerisce la legge di Kaldor-Verdoorn, la crescita della domanda ha un effetto positivo sulla crescita della produttività. La seconda relazione sembra sia dovuta alle seguenti ragioni: 1) presenza di economie di scala e di processi di learning by doing; 2) importanza del processo di specializzazione e di interazione tra imprese; 3) endogeneità del progresso tecnico, incorporato nel capitale. Inoltre, la divisione del lavoro ha un impatto positivo su knowhow e skills dei lavoratori, incentiva l’innovazione tecnologica e il cambiamento della struttura settoriale di un’economia.
La Legge Kaldor-Verdoorn è attuale?
MILLEMACI, EmanueleCo-primo
;OFRIA, FerdinandoCo-primo
2016-01-01
Abstract
Nel settore manifatturiero, considerato engine of growth, esiste un “rapporto costante nel lungo periodo tra saggio di crescita della produzione e saggio di crescita della produttività del lavoro”. Un incremento di un punto percentuale del prodotto genera un incremento pari ad 0,5 della produttività. Lo sostiene, come è noto, una legge formulata da Verdoorn nel 1949 e ripresa e arricchita da Kaldor nel 1966 (legge Kaldor-Verdoorn). Output e produttività sono collegati in senso biunivoco e si autoalimentano. La crescita della produttività influenza positivamente la domanda aggregata e, come suggerisce la legge di Kaldor-Verdoorn, la crescita della domanda ha un effetto positivo sulla crescita della produttività. La seconda relazione sembra sia dovuta alle seguenti ragioni: 1) presenza di economie di scala e di processi di learning by doing; 2) importanza del processo di specializzazione e di interazione tra imprese; 3) endogeneità del progresso tecnico, incorporato nel capitale. Inoltre, la divisione del lavoro ha un impatto positivo su knowhow e skills dei lavoratori, incentiva l’innovazione tecnologica e il cambiamento della struttura settoriale di un’economia.File | Dimensione | Formato | |
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