In questo lavoro si esamina una pagina critica, breve ma particolarmente efficace, dedicata da Croce al concetto di “lingua universale” intesa come strumento di comunicazione elaborato per convenzione allo scopo di favorire l’intesa tra popoli di diversa formazione. Croce obbietta che il linguaggio non ha origini convenzionali ma è sorto e si è sviluppato spontaneamente presso i vari popoli, secondo modalità e forme del tutto originali. In nessun modo può essere dunque costruito a partire da termini che dovrebbero avere significato universale e inequivocabile perché il significato dipende dal contesto entro il quale ogni termine viene utilizzato e dal tono col quale lo si pronuncia.
Una pagina di Croce sulla "lingua universale"
Anselmo, Annamaria
2016-01-01
Abstract
In questo lavoro si esamina una pagina critica, breve ma particolarmente efficace, dedicata da Croce al concetto di “lingua universale” intesa come strumento di comunicazione elaborato per convenzione allo scopo di favorire l’intesa tra popoli di diversa formazione. Croce obbietta che il linguaggio non ha origini convenzionali ma è sorto e si è sviluppato spontaneamente presso i vari popoli, secondo modalità e forme del tutto originali. In nessun modo può essere dunque costruito a partire da termini che dovrebbero avere significato universale e inequivocabile perché il significato dipende dal contesto entro il quale ogni termine viene utilizzato e dal tono col quale lo si pronuncia.File | Dimensione | Formato | |
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