La scrittura diventa una delle strategie di sopravvivenza tra le più utilizzate per 'fare resistenza': una 'stanza tutta per sé' dove essere se stessi, dove recuperare energie e linfa vitale. Scrivere in carcere rappresenta per il detenuto narratore e scrittore autobiografo uno spazio per andare oltre, oltre le sbarre, oltre il cancello, oltre la rigidità di certe visioni di sé e degli altri. È un viaggio per rivisitare la propria vita, dare voce a momenti belli e brutti, riscoprire la molteplicità della propria individualità ed intravedere in tutto questo una prospettiva per il futuro.
Narrazioni e autobiografie in carcere. Formazione ed autoformazione nei luoghi di detenzione
BENELLI, Caterina
2005-01-01
Abstract
La scrittura diventa una delle strategie di sopravvivenza tra le più utilizzate per 'fare resistenza': una 'stanza tutta per sé' dove essere se stessi, dove recuperare energie e linfa vitale. Scrivere in carcere rappresenta per il detenuto narratore e scrittore autobiografo uno spazio per andare oltre, oltre le sbarre, oltre il cancello, oltre la rigidità di certe visioni di sé e degli altri. È un viaggio per rivisitare la propria vita, dare voce a momenti belli e brutti, riscoprire la molteplicità della propria individualità ed intravedere in tutto questo una prospettiva per il futuro.File in questo prodotto:
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