I settori costieri e collinari della Sicilia nord-orientale e delle Eolie sono stati esplorati ai fini della raccolta di informazioni aggiornate sulla distribuzione dei popolamenti di palma nana e sulle caratteristiche ecologiche delle stazioni che li ospitano. I risultati delle indagini di campo sono stati integrati dalla verifica dei toponimi locali legati ai nomi dialettali della specie. Si conferma la totale assenza della palma nana lungo l’intero settore costiero dei Nebrodi. Dei nove popolamenti accertati, quattro si trovano alle Eolie, due sul versante ionico e tre sul versante tirrenico dei Peloritani; uno di questi ultimi, localizzato su Capo Calavà, risulta inedito. La concomitanza di diversi fattori di stress e l’impatto plurisecolare dell’uomo è probabilmente responsabile del carattere relittuale di gran parte dei popolamenti considerati, che danno vita a consorzi molto discontinui, e sono rappresentati da piccoli nuclei che formano aggruppamenti semplificati sotto un profilo fisionomico e poveri in termini floristici, perlopiù confinati in contesti rocciosi costieri. Di contro, la recente espansione della palma nana registrata a Lipari sembra dipendere dalla cessazione delle attività agricole. Infine, i casi di naturalizzazione registrati a Milazzo, Tindari, Panarea, Scaletta Zanclea e Taormina derivano dal suo uso come pianta ornamentale e pongono in risalto l’urgente necessità di regolamentare la sua introduzione per evitare l’inquinamento genetico dei nuclei autoctoni.

Ecologia e distribuzione di Chamaerops humilis L. (Arecaceae) nella Sicilia nord-orientale

CRISAFULLI, Alessandro;
2014-01-01

Abstract

I settori costieri e collinari della Sicilia nord-orientale e delle Eolie sono stati esplorati ai fini della raccolta di informazioni aggiornate sulla distribuzione dei popolamenti di palma nana e sulle caratteristiche ecologiche delle stazioni che li ospitano. I risultati delle indagini di campo sono stati integrati dalla verifica dei toponimi locali legati ai nomi dialettali della specie. Si conferma la totale assenza della palma nana lungo l’intero settore costiero dei Nebrodi. Dei nove popolamenti accertati, quattro si trovano alle Eolie, due sul versante ionico e tre sul versante tirrenico dei Peloritani; uno di questi ultimi, localizzato su Capo Calavà, risulta inedito. La concomitanza di diversi fattori di stress e l’impatto plurisecolare dell’uomo è probabilmente responsabile del carattere relittuale di gran parte dei popolamenti considerati, che danno vita a consorzi molto discontinui, e sono rappresentati da piccoli nuclei che formano aggruppamenti semplificati sotto un profilo fisionomico e poveri in termini floristici, perlopiù confinati in contesti rocciosi costieri. Di contro, la recente espansione della palma nana registrata a Lipari sembra dipendere dalla cessazione delle attività agricole. Infine, i casi di naturalizzazione registrati a Milazzo, Tindari, Panarea, Scaletta Zanclea e Taormina derivano dal suo uso come pianta ornamentale e pongono in risalto l’urgente necessità di regolamentare la sua introduzione per evitare l’inquinamento genetico dei nuclei autoctoni.
2014
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