La direttiva sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi che intendono svolgere lavori altamente qualificati è stata adottata il 25 maggio 2009 ed impegnava gli Stati al recepimento entro il 19 giugno 2011. Essa mira all’introduzione di una particolare autorizzazione, la c.d. «Carta blu UE», ricalcata sull’esempio della blue card in vigore negli Stati Uniti, al fine di rendere l’Unione più capace di attrarre e, laddove necessario, trattenere lavoratori altamente qualificati provenienti da paesi terzi, in modo che l’immigrazione legale contribuisca maggiormente alla competitività dell’economia europea. Tuttavia, come emerso dalla comunicazione della Commissione sull’applicazione della direttiva, accanto al tardivo e lacunoso recepimento da parte degli Stati membri, si registrano risultati non all’altezza degli obiettivi prefissati. Preso atto di tali considerazioni, e alla luce delle carenze intrinseche della direttiva, l’Agenda europea per l’immigrazione del 2015 ha annunciato una revisione della Carta blu UE. L’esito del processo di revisione è rappresentato dalla proposta Commissione di una nuova direttiva che sostituisca la direttiva attualmente in vigore.

La proposta della Commissione europea di riforma della Carta Blu UE

PITRONE, Anna
2016-01-01

Abstract

La direttiva sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi che intendono svolgere lavori altamente qualificati è stata adottata il 25 maggio 2009 ed impegnava gli Stati al recepimento entro il 19 giugno 2011. Essa mira all’introduzione di una particolare autorizzazione, la c.d. «Carta blu UE», ricalcata sull’esempio della blue card in vigore negli Stati Uniti, al fine di rendere l’Unione più capace di attrarre e, laddove necessario, trattenere lavoratori altamente qualificati provenienti da paesi terzi, in modo che l’immigrazione legale contribuisca maggiormente alla competitività dell’economia europea. Tuttavia, come emerso dalla comunicazione della Commissione sull’applicazione della direttiva, accanto al tardivo e lacunoso recepimento da parte degli Stati membri, si registrano risultati non all’altezza degli obiettivi prefissati. Preso atto di tali considerazioni, e alla luce delle carenze intrinseche della direttiva, l’Agenda europea per l’immigrazione del 2015 ha annunciato una revisione della Carta blu UE. L’esito del processo di revisione è rappresentato dalla proposta Commissione di una nuova direttiva che sostituisca la direttiva attualmente in vigore.
2016
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