At the end of the eighteenth century, Edward Jenner hypothesized that if variolation after infection with cowpox failed to produce a smallpox infection, then immunity to smallpox had been achieved. He tested his hypothesis using a modified form of smallpox found in cows, which he called variolae vaccinae. The success of his work soon spread through Europe giving rise to widespread debate about vaccination. Criticism of Jenner’s experiments caused a delay in introducing vaccination by the British Government and resulting in a political failure in improving Public Health. In 1799 Jenner wrote Further Observations on the Variolae Vaccinae. In the same year William Woodewille replied in Reports of a series of inoculations for the Variolae Vaccinae. In 1801 John Ring published A Treatise on the Cow-Pox in defense of Jenner’s work to which a strong reaction appeared in The Critical Review, while the same journal published a review of the volume Ricerche sulle Cause, et sugli Effetti del Vajuolo by Dr. Jenner translated by Dr. Luigi Careno, an Italian doctor, who published a Latin translation of Jenner’s works along with the Italian version, and pioneered vaccination in Italy. Jenner’s life was devoted entirely to the issue of vaccination; he defended its use against ill-informed criticism, and also wrote a number of pamphlets supporting this practice. Despite criticism at home, he did receive acknowledgement abroad. Although Great Britain and France were at war, in 1804 Napoleon had a medal struck in honor of Jenner’s discovery and in 1805 he made vaccination compulsory in the French Army. The Royal Jennerian Society was founded in London to promote vaccination and Jenner took an active part in its affairs; it was superseded in 1808 by a national vaccination program. In 1813 the University of Oxford awarded him an honorary M.D. degree. Jenner should be considered the founder of immunology; his discovery of vaccination made it possible to curb smallpox immediately and thus save untold lives. He is also considered the pioneer of modern virology due to his coining of the term ‘virus’, his efforts in tracing the natural history of the cowpox virus, and his description of anaphylaxis. Riassunto «Due secoli, l’un contro l’altro armato». Dibattiti e controversie sul vaccino antivaioloso tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento Parole chiave: Edward Jenner, variolae vaccinae, vaiolo, vaccinazione antivaiolosa, salute Pubblica nel XIX secolo, Luigi Careno Sul finire del Settecento, Edward Jenner, avendo notato che i soggetti precedentemente infettati con il vaiolo bovino non sviluppavano più la malattia, condusse la sua sperimentazione per dimostrare come l’inoculazione di vaiolo bovino rendesse immuni. Coniò così il lemma ‘vaccino’, dal latino variolae vaccina, e, nel 1797 inviò un primo articolo che descriveva le sue Osservazioni alla Società Reale di Medicina a Londra, seguito, l’anno successivo, da uno studio su ventitré casi dimostrati. Il successo della sua opera si diffuse ben presto in tutta Europa generando un ampio dibattito sulla vaccinazione. Tuttavia, l’opposizione e le critiche contro gli esperimenti di Jenner ritardarono l’introduzione, da parte del Governo britannico, della vaccinazione in Inghilterra. Nel 1799 Jenner pubblicò i risultati di ulteriori esperimenti; nel medesimo anno, William Woodewille, un medico molto accreditato che stava sperimentando anch’egli la vaccinazione in ambito ospedaliero ed era maggiormente gradito al mondo accademico, rispose pubblicamente contestandolo apertamente. L’accesa controversia non era destinata a finire. Mentre in patria Jenner fronteggiava le più aspre critiche, all’estero invece riscuoteva grande successo: la maggiore attestazione di stima gli venne da Napoleone che, nonostante la Francia fosse in guerra con la Gran Bretagna, nel 1804 gli attribuì una onorificenza e nel 1805 rese la vaccinazione obbligatoria tra i ranghi del suo esercito. In Italia, il dottor Luigi Careno pubblicò una traduzione del lavoro di Jenner destinata ad avere molto successo, ed egli stesso propagandò la vaccinazione. La vita di Jenner fu votata interamente a questa causa; nel 1803 venne fondata a Londra la Royal Jennerian Society per promuovere la vaccinazione e Jenner vi prese parte attiva; nel 1813 l’Università di Oxford gli conferì la laurea honoris causa. Jenner è considerato un pioniere della immunologia e della virologia moderna.

Disputes and Debates on the Smallpox Vaccine between the Eighteenth and Nineteenth Century

ALIBRANDI, Rosamaria
2017-01-01

Abstract

At the end of the eighteenth century, Edward Jenner hypothesized that if variolation after infection with cowpox failed to produce a smallpox infection, then immunity to smallpox had been achieved. He tested his hypothesis using a modified form of smallpox found in cows, which he called variolae vaccinae. The success of his work soon spread through Europe giving rise to widespread debate about vaccination. Criticism of Jenner’s experiments caused a delay in introducing vaccination by the British Government and resulting in a political failure in improving Public Health. In 1799 Jenner wrote Further Observations on the Variolae Vaccinae. In the same year William Woodewille replied in Reports of a series of inoculations for the Variolae Vaccinae. In 1801 John Ring published A Treatise on the Cow-Pox in defense of Jenner’s work to which a strong reaction appeared in The Critical Review, while the same journal published a review of the volume Ricerche sulle Cause, et sugli Effetti del Vajuolo by Dr. Jenner translated by Dr. Luigi Careno, an Italian doctor, who published a Latin translation of Jenner’s works along with the Italian version, and pioneered vaccination in Italy. Jenner’s life was devoted entirely to the issue of vaccination; he defended its use against ill-informed criticism, and also wrote a number of pamphlets supporting this practice. Despite criticism at home, he did receive acknowledgement abroad. Although Great Britain and France were at war, in 1804 Napoleon had a medal struck in honor of Jenner’s discovery and in 1805 he made vaccination compulsory in the French Army. The Royal Jennerian Society was founded in London to promote vaccination and Jenner took an active part in its affairs; it was superseded in 1808 by a national vaccination program. In 1813 the University of Oxford awarded him an honorary M.D. degree. Jenner should be considered the founder of immunology; his discovery of vaccination made it possible to curb smallpox immediately and thus save untold lives. He is also considered the pioneer of modern virology due to his coining of the term ‘virus’, his efforts in tracing the natural history of the cowpox virus, and his description of anaphylaxis. Riassunto «Due secoli, l’un contro l’altro armato». Dibattiti e controversie sul vaccino antivaioloso tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento Parole chiave: Edward Jenner, variolae vaccinae, vaiolo, vaccinazione antivaiolosa, salute Pubblica nel XIX secolo, Luigi Careno Sul finire del Settecento, Edward Jenner, avendo notato che i soggetti precedentemente infettati con il vaiolo bovino non sviluppavano più la malattia, condusse la sua sperimentazione per dimostrare come l’inoculazione di vaiolo bovino rendesse immuni. Coniò così il lemma ‘vaccino’, dal latino variolae vaccina, e, nel 1797 inviò un primo articolo che descriveva le sue Osservazioni alla Società Reale di Medicina a Londra, seguito, l’anno successivo, da uno studio su ventitré casi dimostrati. Il successo della sua opera si diffuse ben presto in tutta Europa generando un ampio dibattito sulla vaccinazione. Tuttavia, l’opposizione e le critiche contro gli esperimenti di Jenner ritardarono l’introduzione, da parte del Governo britannico, della vaccinazione in Inghilterra. Nel 1799 Jenner pubblicò i risultati di ulteriori esperimenti; nel medesimo anno, William Woodewille, un medico molto accreditato che stava sperimentando anch’egli la vaccinazione in ambito ospedaliero ed era maggiormente gradito al mondo accademico, rispose pubblicamente contestandolo apertamente. L’accesa controversia non era destinata a finire. Mentre in patria Jenner fronteggiava le più aspre critiche, all’estero invece riscuoteva grande successo: la maggiore attestazione di stima gli venne da Napoleone che, nonostante la Francia fosse in guerra con la Gran Bretagna, nel 1804 gli attribuì una onorificenza e nel 1805 rese la vaccinazione obbligatoria tra i ranghi del suo esercito. In Italia, il dottor Luigi Careno pubblicò una traduzione del lavoro di Jenner destinata ad avere molto successo, ed egli stesso propagandò la vaccinazione. La vita di Jenner fu votata interamente a questa causa; nel 1803 venne fondata a Londra la Royal Jennerian Society per promuovere la vaccinazione e Jenner vi prese parte attiva; nel 1813 l’Università di Oxford gli conferì la laurea honoris causa. Jenner è considerato un pioniere della immunologia e della virologia moderna.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3104139
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