La modificazione delle abitudini alimentari e lo stile di vita sono considerati requisiti fondamentali per ottenere una corretta perdita di peso. In particolare, l’attività fisica sia “strutturata” (cioè intenzionalmente diretta da personal-trainers) che “non strutturata” (cioè non seguita da istruttori, ma scelta personalmente dai soggetti interessati), rapportata all’età ed alla condizione fisica dei pazienti, è sempre da consigliare. Lo scopo del nostro lavoro è stato quello di monitorare, mediante esame bioimpedenziometrico, la composizione corporea di due gruppi di pazienti, sottoposti il primo a trattamento dietetico ipocalorico, associato ad attività fisica strutturata, ed il secondo solo a trattamento dietetico. A questo scopo sono stati esaminati 30 pazienti con età media di 32 aa, con una diagnosi iniziale di sovrappeso o obesità (BMI medio 32.8). Tali soggetti sono stati seguiti per nove mesi, attraverso la sottoposizione ad esame bioimpedenziometrico all’inizio, a 3 mesi, a 6 mesi ed a 9 mesi, per monitorarne la composizione corporea. Il primo gruppo di pazienti ha accettato di associare alla dieta ipocalorica equilibrata (1200-1400 kcal) un’attività fisica “strutturata”, costituita da attività aerobica almeno 3-4 volte a settimana per la durata di 30-60 minuti, intensità 40-60% di O2 max. A questi soggetti venivano inoltre somministrati due spuntini a base di carboidrati e proteine prima e nelle due ore successive all’attività fisica, con controllo del fabbisogno idrico. Il secondo gruppo ha svolto le normali attività quotidiane. Alla fine dei nove mesi dello studio la composizione corporea è risultata complessivamente così modificata: I gruppo: BMI 29.4, massa grassa 27.2%, massa magra 72.8%, percentuale di acqua 49.8 %, metabolismo basale 1480 Kcal. II gruppo: BMI medio 30.8, massa grassa 29.1%, massa magra 70.9%, percentuale di acqua 51.6%, metabolismo basale 1290 Kcal. Da questi dati si evince che i soggetti, cha hanno associato alla dieta ipocalorica un’attività fisica costante, hanno ottenuto come risultato finale, oltre che un maggior calo ponderale, una composizione corporea più equilibrata rispetto all’altro gruppo.

INFLUENZA SULLA COMPOSIZIONE CORPOREA DELL’ASSOCIAZIONE DI UN’ATTIVITÀ FISICA DI TIPO “STRUTTURATO” AD UN TRATTAMENTO DIETETICO IPOCALORICO

METRO, Daniela;LA MONICA, GIUSEPPA;
2016-01-01

Abstract

La modificazione delle abitudini alimentari e lo stile di vita sono considerati requisiti fondamentali per ottenere una corretta perdita di peso. In particolare, l’attività fisica sia “strutturata” (cioè intenzionalmente diretta da personal-trainers) che “non strutturata” (cioè non seguita da istruttori, ma scelta personalmente dai soggetti interessati), rapportata all’età ed alla condizione fisica dei pazienti, è sempre da consigliare. Lo scopo del nostro lavoro è stato quello di monitorare, mediante esame bioimpedenziometrico, la composizione corporea di due gruppi di pazienti, sottoposti il primo a trattamento dietetico ipocalorico, associato ad attività fisica strutturata, ed il secondo solo a trattamento dietetico. A questo scopo sono stati esaminati 30 pazienti con età media di 32 aa, con una diagnosi iniziale di sovrappeso o obesità (BMI medio 32.8). Tali soggetti sono stati seguiti per nove mesi, attraverso la sottoposizione ad esame bioimpedenziometrico all’inizio, a 3 mesi, a 6 mesi ed a 9 mesi, per monitorarne la composizione corporea. Il primo gruppo di pazienti ha accettato di associare alla dieta ipocalorica equilibrata (1200-1400 kcal) un’attività fisica “strutturata”, costituita da attività aerobica almeno 3-4 volte a settimana per la durata di 30-60 minuti, intensità 40-60% di O2 max. A questi soggetti venivano inoltre somministrati due spuntini a base di carboidrati e proteine prima e nelle due ore successive all’attività fisica, con controllo del fabbisogno idrico. Il secondo gruppo ha svolto le normali attività quotidiane. Alla fine dei nove mesi dello studio la composizione corporea è risultata complessivamente così modificata: I gruppo: BMI 29.4, massa grassa 27.2%, massa magra 72.8%, percentuale di acqua 49.8 %, metabolismo basale 1480 Kcal. II gruppo: BMI medio 30.8, massa grassa 29.1%, massa magra 70.9%, percentuale di acqua 51.6%, metabolismo basale 1290 Kcal. Da questi dati si evince che i soggetti, cha hanno associato alla dieta ipocalorica un’attività fisica costante, hanno ottenuto come risultato finale, oltre che un maggior calo ponderale, una composizione corporea più equilibrata rispetto all’altro gruppo.
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