Il progressivo incremento casistico subito negli ultimi tempi dalla responsabilità colposa ha sollecitato un maggiore impegno nello studio della struttura del relativo delitto, in una prospettiva volta a riconoscergli spazi di autonomia rispetto al modello doloso. E’ così che il reato colposo ha smesso di costituire una forma sussidiaria e meno grave di colpevolezza rispetto al dolo, andando a configurare, piuttosto, un diverso tipo di illecito penale, contraddistinto da una struttura e da caratteri propri, che emergono e si riverberano sugli elementi costitutivi della fattispecie incriminatrice. Alla luce di tali coordinate di riferimento, il presente lavoro intende rendere conto degli elementi costitutivi della fattispecie colposa, in una prospettiva interpretativa orientata ai principi costituzionali penalistici. In questa prospettiva ricostruttiva, particolare considerazione viene riservata a una delle ipotesi più paradigmatiche e significative di colpa, quella medica, nella sua dimensione tradizionale e nella rinnovata declinazione di cui all’art. 3, co. 1, della legge 8 novembre 2012, n. 189 (c.d. “decreto Balduzzi”). In questa ottica vengono presi in considerazione, nel tentativo di dirimerli, alcuni nodi ermeneutici concernenti, in particolare, la distinzione tra colpa lieve e colpa grave e la valorizzazione delle linee guida e delle virtuose pratiche terapeutiche accreditate presso la comunità scientifica, da ultimo normativamente introdotte nell'ambito della disciplina penale dell'imputazione soggettiva colposa. Non manca, infine, un riferimento ai sospetti di incostituzionalità ai quali la novella legislativa in parola si è esposta, di cui, per l’effetto, viene conclusivamente vagliata la compatibilità con i canoni costituzionali della ragionevolezza, dell’effettività della tutela giudiziaria, della tassatività e della stessa legalità.

L’imputazione della responsabilità penale per colpa, con particolare riferimento alla responsabilità dell’esercente la professione sanitaria alla luce del c.d. “decreto Balduzzi”.

QUATTROCCHI, ALESSANDRO
2013-01-01

Abstract

Il progressivo incremento casistico subito negli ultimi tempi dalla responsabilità colposa ha sollecitato un maggiore impegno nello studio della struttura del relativo delitto, in una prospettiva volta a riconoscergli spazi di autonomia rispetto al modello doloso. E’ così che il reato colposo ha smesso di costituire una forma sussidiaria e meno grave di colpevolezza rispetto al dolo, andando a configurare, piuttosto, un diverso tipo di illecito penale, contraddistinto da una struttura e da caratteri propri, che emergono e si riverberano sugli elementi costitutivi della fattispecie incriminatrice. Alla luce di tali coordinate di riferimento, il presente lavoro intende rendere conto degli elementi costitutivi della fattispecie colposa, in una prospettiva interpretativa orientata ai principi costituzionali penalistici. In questa prospettiva ricostruttiva, particolare considerazione viene riservata a una delle ipotesi più paradigmatiche e significative di colpa, quella medica, nella sua dimensione tradizionale e nella rinnovata declinazione di cui all’art. 3, co. 1, della legge 8 novembre 2012, n. 189 (c.d. “decreto Balduzzi”). In questa ottica vengono presi in considerazione, nel tentativo di dirimerli, alcuni nodi ermeneutici concernenti, in particolare, la distinzione tra colpa lieve e colpa grave e la valorizzazione delle linee guida e delle virtuose pratiche terapeutiche accreditate presso la comunità scientifica, da ultimo normativamente introdotte nell'ambito della disciplina penale dell'imputazione soggettiva colposa. Non manca, infine, un riferimento ai sospetti di incostituzionalità ai quali la novella legislativa in parola si è esposta, di cui, per l’effetto, viene conclusivamente vagliata la compatibilità con i canoni costituzionali della ragionevolezza, dell’effettività della tutela giudiziaria, della tassatività e della stessa legalità.
2013
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3104449
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact