Il saggio analizza il trattato teosofico inedito del dotto cretese Manuele Adramitteno, trasmesso dal codice autografo Mon. gr 321 insieme con il corpus degli scritti dell'autore: l'opera è un serrato confronto tra i passi scritturistici e gli oracoli sibillini, basato sulle "Divinae institutiones" di Lattanzio e su molte altre fonti greche, latine, bizantine e umanistiche (tra queste ultime le opere di Marsilio Ficino) e costituisce un esempio non comune di sintesi tra eredità bizantina e cultura umanistica alla fine del XV secolo.
"Una theosophia sibillina di Manuele Adramitteno tra Oriente greco e Umanesimo latino"
MEGNA, Paola
2015-01-01
Abstract
Il saggio analizza il trattato teosofico inedito del dotto cretese Manuele Adramitteno, trasmesso dal codice autografo Mon. gr 321 insieme con il corpus degli scritti dell'autore: l'opera è un serrato confronto tra i passi scritturistici e gli oracoli sibillini, basato sulle "Divinae institutiones" di Lattanzio e su molte altre fonti greche, latine, bizantine e umanistiche (tra queste ultime le opere di Marsilio Ficino) e costituisce un esempio non comune di sintesi tra eredità bizantina e cultura umanistica alla fine del XV secolo.File in questo prodotto:
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