Il concorso apparente di norme costituisce, per consolidata tradizione giurisprudenziale e dottrinaria, un fondamentale istituto della declinazione giuspenalistica dell’ordinamento giuridico. Esso è chiamato a soddisfare molteplici esigenze di primario rilievo, che vanno dall’effettività della tutela penale all’efficienza della sua realizzazione, passando per la coerenza sistematica della normativa incriminatrice. Alla luce dell’importanza del ruolo che è chiamato ad assolvere, l’istituto del concorso apparente di norme continua ancora oggi a essere crocevia delle riflessioni degli interpreti, tanto in punto di fondamento giuridico, quanto di requisiti applicativi. In questa prospettiva, il relativo dibattito interpretativo si è arricchito di nuovi contenuti, scaturiti dall’integrazione dell’ordinamento interno con quelli sovranazionali. In forza di ciò, all’operatore del diritto si impone una rilettura della tematica, alla luce di una rinnovata interpretazione, non più solo costituzionalmente, ma altresì convenzionalmente orientata, avente cioè riguardo alle fonti del diritto internazionale pattizio, su tutte la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Ciò al fine di restituire a una prospettiva di compatibilità l’istituto del concorso di norme, imperniato sul principio di specialità, con gli standard internazionali di tutela dei diritti, postulanti a loro volta i principi di equità e certezza del diritto.

Specialità, equità e certezza nel concorso apparente di norme.

QUATTROCCHI, ALESSANDRO
2014-01-01

Abstract

Il concorso apparente di norme costituisce, per consolidata tradizione giurisprudenziale e dottrinaria, un fondamentale istituto della declinazione giuspenalistica dell’ordinamento giuridico. Esso è chiamato a soddisfare molteplici esigenze di primario rilievo, che vanno dall’effettività della tutela penale all’efficienza della sua realizzazione, passando per la coerenza sistematica della normativa incriminatrice. Alla luce dell’importanza del ruolo che è chiamato ad assolvere, l’istituto del concorso apparente di norme continua ancora oggi a essere crocevia delle riflessioni degli interpreti, tanto in punto di fondamento giuridico, quanto di requisiti applicativi. In questa prospettiva, il relativo dibattito interpretativo si è arricchito di nuovi contenuti, scaturiti dall’integrazione dell’ordinamento interno con quelli sovranazionali. In forza di ciò, all’operatore del diritto si impone una rilettura della tematica, alla luce di una rinnovata interpretazione, non più solo costituzionalmente, ma altresì convenzionalmente orientata, avente cioè riguardo alle fonti del diritto internazionale pattizio, su tutte la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Ciò al fine di restituire a una prospettiva di compatibilità l’istituto del concorso di norme, imperniato sul principio di specialità, con gli standard internazionali di tutela dei diritti, postulanti a loro volta i principi di equità e certezza del diritto.
2014
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