Il presente lavoro focalizza l’attenzione sulla pronuncia emessa dalla Corte di Strasburgo nel caso Cestaro, con cui l’Italia è stata condannata per la violazione, sostanziale e procedurale, dell’art. 3 Cedu, in merito alle violenze compiute dalle forze dell’ordine all’interno della scuola Diaz-Pertini nel luglio del 2001, durante le giornate del G8. Verranno esa-minati i principali orientamenti relativi ai divieti di tortura e di trattamento inumano e degradante. In considerazione, poi, della rilevata inadeguatezza del sistema penale italiano e della previsione, tra le misure generali, ex art. 46 Cedu, dell’obbligo di “mettere in atto un quadro giuridico appropriato mediante disposizioni penali efficaci”, si formuleranno ri-flessioni sulla portata e la vincolatività degli obblighi di tutela penale e, in conclusione, osservazioni de lege ferenda.
Nella scuola Diaz-Pertini fu tortura: la Corte europea dei diritti umani condanna l'Italia nel caso Cestaro
PEZZIMENTI, CARMELA
2015-01-01
Abstract
Il presente lavoro focalizza l’attenzione sulla pronuncia emessa dalla Corte di Strasburgo nel caso Cestaro, con cui l’Italia è stata condannata per la violazione, sostanziale e procedurale, dell’art. 3 Cedu, in merito alle violenze compiute dalle forze dell’ordine all’interno della scuola Diaz-Pertini nel luglio del 2001, durante le giornate del G8. Verranno esa-minati i principali orientamenti relativi ai divieti di tortura e di trattamento inumano e degradante. In considerazione, poi, della rilevata inadeguatezza del sistema penale italiano e della previsione, tra le misure generali, ex art. 46 Cedu, dell’obbligo di “mettere in atto un quadro giuridico appropriato mediante disposizioni penali efficaci”, si formuleranno ri-flessioni sulla portata e la vincolatività degli obblighi di tutela penale e, in conclusione, osservazioni de lege ferenda.Pubblicazioni consigliate
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