La canzone-sirventese Pus ubert ai mon ric tezaur di Peire Vidal è caratterizzata, soprattutto nella parte centrale (coblas II-VI), da un uso particolarmente creativo della lingua che culmina nell’invenzione verbale; benché i commentatori abbiano colto il valore allusivo ed etimologico delle coniazioni toponimiche di cui il testo è disseminato, non si è finora fatta piena luce sul significato celato dal linguaggio eufemistico. L’analisi qui condotta vuole evidenziare tale livello secondario di lettura, che disvela uno scenario spiccatamente erotico e a tratti scabroso ma sempre mantenuto su un piano ludico e umoristico.

Peire Vidal, Pus ubert ai mon ric thesaur (BdT 364.38)

LATELLA, Fortunata
2015-01-01

Abstract

La canzone-sirventese Pus ubert ai mon ric tezaur di Peire Vidal è caratterizzata, soprattutto nella parte centrale (coblas II-VI), da un uso particolarmente creativo della lingua che culmina nell’invenzione verbale; benché i commentatori abbiano colto il valore allusivo ed etimologico delle coniazioni toponimiche di cui il testo è disseminato, non si è finora fatta piena luce sul significato celato dal linguaggio eufemistico. L’analisi qui condotta vuole evidenziare tale livello secondario di lettura, che disvela uno scenario spiccatamente erotico e a tratti scabroso ma sempre mantenuto su un piano ludico e umoristico.
2015
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