Nel Meridione italiano, in un arco cronologico che va grosso modo dalla fine del Duecento al pieno Cinquecento, sono documentati testi romanzi in caratteri greci. Se diversi studiosi hanno evidenziato come questi testi siano svincolati dalla pressione grafica esercitata dal latino e siano dunque spesso rivelatori del parlato dell’epoca, altri hanno invece ribadito come certe innovazioni grafiche del sistema di scrittura greca adattato al romanzo siano debitrici delle coeve scriptae romanze in caratteri latini. Anche se tale influenza appare in certi casi innegabile, nel presente lavoro si tenta di dimostrare come i processi di transcritturazione vadano indagati prima di tutto nella prospettiva della scrittura “primaria”, nel caso specifico, dunque, nella prospettiva della scrittura greca impiegata per il greco bizantino. Nel solco di tale linea interpretativa, sembrerebbe possibile indagare alcuni usi grafici che, pur coincidendo con analoghe soluzioni della scripta latina, possono considerarsi indipendenti da questa, come conferma la loro presenza in documenti greci tout court redatti in Italia meridionale in età bizantina e in epoca normanna.
La transcritturazione del romanzo in caratteri greci
DE ANGELIS, Alessandro
2016-01-01
Abstract
Nel Meridione italiano, in un arco cronologico che va grosso modo dalla fine del Duecento al pieno Cinquecento, sono documentati testi romanzi in caratteri greci. Se diversi studiosi hanno evidenziato come questi testi siano svincolati dalla pressione grafica esercitata dal latino e siano dunque spesso rivelatori del parlato dell’epoca, altri hanno invece ribadito come certe innovazioni grafiche del sistema di scrittura greca adattato al romanzo siano debitrici delle coeve scriptae romanze in caratteri latini. Anche se tale influenza appare in certi casi innegabile, nel presente lavoro si tenta di dimostrare come i processi di transcritturazione vadano indagati prima di tutto nella prospettiva della scrittura “primaria”, nel caso specifico, dunque, nella prospettiva della scrittura greca impiegata per il greco bizantino. Nel solco di tale linea interpretativa, sembrerebbe possibile indagare alcuni usi grafici che, pur coincidendo con analoghe soluzioni della scripta latina, possono considerarsi indipendenti da questa, come conferma la loro presenza in documenti greci tout court redatti in Italia meridionale in età bizantina e in epoca normanna.File | Dimensione | Formato | |
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