Intendere la maternità non solo come il tempo della venuta del figlio, ma anche come il tempo in cui la donna si prepara alla maternità e alla donazione di sé ad altri, diventa in alcuni pensatori occasione per una riflessione più ampia sulla temporalità. Quel tempo disteso dentro l’attesa e l’immaginazione del futuro diventa, infatti, un momento di grazia che salva il “tempo” dalla schizofrenica corsa dettata dai ritmi ossessivi della nostra quotidianità, ridonandogli un senso, trovato in un origine- o in un ritorno- ma anche una direzione, che è quella che si muove dentro una catena generazionale, che progredisce solo rinnovandosi ad ogni inizio
TEMPO DELL’ATTESA E DELL’INIZIO. PENSARE LA MATERNITÀ E VIVERE LA FECONDITÀ
COSTANZO, Giovanna
2017-01-01
Abstract
Intendere la maternità non solo come il tempo della venuta del figlio, ma anche come il tempo in cui la donna si prepara alla maternità e alla donazione di sé ad altri, diventa in alcuni pensatori occasione per una riflessione più ampia sulla temporalità. Quel tempo disteso dentro l’attesa e l’immaginazione del futuro diventa, infatti, un momento di grazia che salva il “tempo” dalla schizofrenica corsa dettata dai ritmi ossessivi della nostra quotidianità, ridonandogli un senso, trovato in un origine- o in un ritorno- ma anche una direzione, che è quella che si muove dentro una catena generazionale, che progredisce solo rinnovandosi ad ogni inizioPubblicazioni consigliate
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