L’articolo analizza la rilevanza assunta di recente dai codici deontologici, dalla quale sembra delinearsi un processo di arricchimento del concetto di deontologia. Questa è sempre più intesa non solo corporativisticamente come etica della condotta all’interno della categoria di riferimento, ma anche democraticamente come etica del servizio prestato alla polis dalle comunità professionali, che ormai, nel complesso mondo del lavoro, appaiono eticamente ispirate nei modi più vari. Seguendo lo sviluppo che la libertà coscienza ha vissuto nelle sue varie forme di estrinsecazione collettiva, si stanno positivamente sperimentando nuovi modelli di organizzazione del lavoro in cui la deontologia rappresenta una sintesi tra morale e diritto. Similmente alle confessioni religiose, anche alcune comunità professionali intessono relazioni di utilità, non utilitaristiche, e si aprono alla democratica cooperazione interculturale, con i loro pluriformi e tipici modi di lavorare a servizio della persona umana, eletti a stili di vita o a missioni spirituali. Proprio per incentivare ed estendere tale fenomeno di maggiore responsabilizzazione etica delle libere professioni, si analizzano alcune vie giuridiche che possano armonizzare meglio l’impiego delle nuove norme deontologiche con quelle dettate per la polis, onde garantire equilibrio e ordine a livello generale, e scongiurare la disarticolazione sociale in gruppi neocorporativistici.
Codificazione etica e deontologia nei settori del lavoro, del mercato e della finanza. La libertà di coscienza e la transizione dall’oeconomicus corporativismo professionale alla democratica cooperazione interculturale
Fortunato Freni
2017-01-01
Abstract
L’articolo analizza la rilevanza assunta di recente dai codici deontologici, dalla quale sembra delinearsi un processo di arricchimento del concetto di deontologia. Questa è sempre più intesa non solo corporativisticamente come etica della condotta all’interno della categoria di riferimento, ma anche democraticamente come etica del servizio prestato alla polis dalle comunità professionali, che ormai, nel complesso mondo del lavoro, appaiono eticamente ispirate nei modi più vari. Seguendo lo sviluppo che la libertà coscienza ha vissuto nelle sue varie forme di estrinsecazione collettiva, si stanno positivamente sperimentando nuovi modelli di organizzazione del lavoro in cui la deontologia rappresenta una sintesi tra morale e diritto. Similmente alle confessioni religiose, anche alcune comunità professionali intessono relazioni di utilità, non utilitaristiche, e si aprono alla democratica cooperazione interculturale, con i loro pluriformi e tipici modi di lavorare a servizio della persona umana, eletti a stili di vita o a missioni spirituali. Proprio per incentivare ed estendere tale fenomeno di maggiore responsabilizzazione etica delle libere professioni, si analizzano alcune vie giuridiche che possano armonizzare meglio l’impiego delle nuove norme deontologiche con quelle dettate per la polis, onde garantire equilibrio e ordine a livello generale, e scongiurare la disarticolazione sociale in gruppi neocorporativistici.File | Dimensione | Formato | |
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