L’interesse a promuovere una riflessione sulla parola ‘responsabilità’ è giustificato dalla enorme ricaduta che questa tematica ha avuto nel Novecento filosofico, ma anche per la necessità di farne rivivere i molteplici significati, visibili già nella complessa etimologia della parola respondeo. Tale etimologia mostra, infatti, un vasto campo semantico – respondeo come rispondere, come corrispondere, come dare un responso, promettere – rivelativo di una ricchezza teorica che ne preclude una definizione chiara e secca, come una impossibile comprensione dentro un unico orizzonte di senso, magari di tipo esclusivamente giuridico e normativo. Così responsabilità è attitudine a dar conto delle proprie azioni ad altri, capacità di giustificarne il senso e di assumersene in prima persona le conseguenze, come direbbero Apel e Habermas, dall’altro è la difficoltà a reggere il peso che tale parola assume nella vita di tutti i giorni: di chi si è responsabili? Per chi si è responsabili? Domande che risuonano quando si interpella in prima istanza la nostra coscienza morale, in cui ci si misura non solo con i risultati delle proprie azioni, con le proprie scelte, ma anche con chi subisce il peso delle nostre azioni. Non solo autonoma deliberazione, ma anche tensione verso le problematiche che provengono da altri. In questo panorama complesso si inserisce la filosofa Agnes Heller

Ágnes Heller: un invito alla riflessione responsabile

Giovanna Costanzo
2017-01-01

Abstract

L’interesse a promuovere una riflessione sulla parola ‘responsabilità’ è giustificato dalla enorme ricaduta che questa tematica ha avuto nel Novecento filosofico, ma anche per la necessità di farne rivivere i molteplici significati, visibili già nella complessa etimologia della parola respondeo. Tale etimologia mostra, infatti, un vasto campo semantico – respondeo come rispondere, come corrispondere, come dare un responso, promettere – rivelativo di una ricchezza teorica che ne preclude una definizione chiara e secca, come una impossibile comprensione dentro un unico orizzonte di senso, magari di tipo esclusivamente giuridico e normativo. Così responsabilità è attitudine a dar conto delle proprie azioni ad altri, capacità di giustificarne il senso e di assumersene in prima persona le conseguenze, come direbbero Apel e Habermas, dall’altro è la difficoltà a reggere il peso che tale parola assume nella vita di tutti i giorni: di chi si è responsabili? Per chi si è responsabili? Domande che risuonano quando si interpella in prima istanza la nostra coscienza morale, in cui ci si misura non solo con i risultati delle proprie azioni, con le proprie scelte, ma anche con chi subisce il peso delle nostre azioni. Non solo autonoma deliberazione, ma anche tensione verso le problematiche che provengono da altri. In questo panorama complesso si inserisce la filosofa Agnes Heller
2017
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