L'ottavo concilio ecumenico, tenutosi nell'869-870, rappresentò un momento di svolta (seppur temporanea) nel decennale confronto tra le Chiese di Roma e Costantinopoli. Al contempo esso fu una occasione unica per il nuovo imperatore Basilio I di rivedere i rapporti tra l'impero ed il papato e ricostituire l’unità perduta dalla Chiesa bizantina. Parte integrante di questo suo progetto furono anche i restanti troni patriarcali d'Oriente, sottoposti al califfato abbaside. Essi furono direttamente coinvolti dall'imperatore nel proprio progetto di pacificazione ecclesiastica. Questo contributo ha analizzato le reazioni delle due Sedi che, per prime, inviarono i propri rappresentati al concilio: Antiochia e Gerusalemme.
La convocazione delle Sedi patriarcali d'Oriente all'VIII concilio ecumenico (869-870): Antiochia e Gerusalemme
Mauro Mormino
2017-01-01
Abstract
L'ottavo concilio ecumenico, tenutosi nell'869-870, rappresentò un momento di svolta (seppur temporanea) nel decennale confronto tra le Chiese di Roma e Costantinopoli. Al contempo esso fu una occasione unica per il nuovo imperatore Basilio I di rivedere i rapporti tra l'impero ed il papato e ricostituire l’unità perduta dalla Chiesa bizantina. Parte integrante di questo suo progetto furono anche i restanti troni patriarcali d'Oriente, sottoposti al califfato abbaside. Essi furono direttamente coinvolti dall'imperatore nel proprio progetto di pacificazione ecclesiastica. Questo contributo ha analizzato le reazioni delle due Sedi che, per prime, inviarono i propri rappresentati al concilio: Antiochia e Gerusalemme.Pubblicazioni consigliate
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