Il fibroma uterino è il tumore benigno più frequente nelle donne, riscontrabile maggiormente in età fertile data la sua estrogeno-dipendenza. In tale fascia d’età ha infatti un’incidenza del 25-30% e prevede gestione e trattamento differenti a seconda di vari fattori quali la localizzazione, il volume, il numero e la sintomatologia. I fibromi originano dalla componente muscolare liscia uterina, possono essere singoli o più spesso multipli e le loro dimensioni possono andare da pochi millimetri a più di 20 cm di diametro. In base alla loro localizzazione nel contesto della parete uterina vengono classificati in: fibromi sottomucosi, che si sviluppano al di sotto dell’endometrio, sporgendo in alcuni casi all’interno della cavità uterina; fibromi intramurali, che si sviluppano nello spessore del miometrio; fibromi sottosierosi, che prendono origine al di sotto della sierosa peritoneale. La nostra review prende in considerazione i dati della letteratura relativi alle varie tecniche praticabili per il trattamento dei fibromiomi uterini, in particolare sottolineando quelli concernenti l’utilità e l’efficacia dell’embolizzazione delle arterie uterine (UAE, Uterine Artery Embolization). L’UAE costituisce, infatti, una metodica radiologica interventistica di più recente introduzione che, in casi opportunamente selezionati, può rappresentare una valida alternativa mini-invasiva alle procedure di isterectomia e di miomectomia.

Embolizzazione arteriosa dei fibromiomi uterini

Vitale, S. G.;
2011-01-01

Abstract

Il fibroma uterino è il tumore benigno più frequente nelle donne, riscontrabile maggiormente in età fertile data la sua estrogeno-dipendenza. In tale fascia d’età ha infatti un’incidenza del 25-30% e prevede gestione e trattamento differenti a seconda di vari fattori quali la localizzazione, il volume, il numero e la sintomatologia. I fibromi originano dalla componente muscolare liscia uterina, possono essere singoli o più spesso multipli e le loro dimensioni possono andare da pochi millimetri a più di 20 cm di diametro. In base alla loro localizzazione nel contesto della parete uterina vengono classificati in: fibromi sottomucosi, che si sviluppano al di sotto dell’endometrio, sporgendo in alcuni casi all’interno della cavità uterina; fibromi intramurali, che si sviluppano nello spessore del miometrio; fibromi sottosierosi, che prendono origine al di sotto della sierosa peritoneale. La nostra review prende in considerazione i dati della letteratura relativi alle varie tecniche praticabili per il trattamento dei fibromiomi uterini, in particolare sottolineando quelli concernenti l’utilità e l’efficacia dell’embolizzazione delle arterie uterine (UAE, Uterine Artery Embolization). L’UAE costituisce, infatti, una metodica radiologica interventistica di più recente introduzione che, in casi opportunamente selezionati, può rappresentare una valida alternativa mini-invasiva alle procedure di isterectomia e di miomectomia.
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