Nei pazienti con disfunzioni del SNC i fenomeni di neuroplasticità rappresentano i meccanismi alla base del recupero spontaneo e, se ben interpretati, possono costituire una base razionale per promuovere approcci riabilitativi mirati. La sfida delle neuroscienze sta nel capire pienamente i processi di riorganizzazione funzionale in soggetti affetti da patologie neurologiche, presupposto indispensabile al fine di prevederli e porli in relazione con la riabilitazione, con lo scopo di scoprire modi e mezzi per evocarla, migliorarla e guidarla. Recentemente sono stati proposti approcci invasivi per la terapia dei disturbi cognitivi con l’impiego della stimolazione cerebrale profonda, mentre non sono ancora disponibili dati con la tDCS che è una metodica non-invasiva e sicura. A questo scopo negli ultimi anni si è assistito a un rapido progresso nell’ambito delle neuroscienze cognitive per quanto riguarda le tecniche di neuromodulazione cerebrale non invasiva NIBS (Non Invasive Brain Stimulation) che hanno cercato di sopperire alle cure farmacologiche là dove risultavano inefficaci. Queste tecniche hanno il vantaggio di garantire un’analisi accurata, sia di tipo fisiologico che comportamentale, in diverse applicazioni risultando allo stesso tempo totalmente non invasive e prive di importanti effetti avversi.

Effetti neurofisiologici e cognitivocomportamentali della tDCS e dei comunicatori Tobii I-series sulla velocità di apprendimento delle ragazze con RTT

Antonio Gangemi;Rosa Angela Fabio;Alessandra Falzone;PRIORI, ALBERTO
2017-01-01

Abstract

Nei pazienti con disfunzioni del SNC i fenomeni di neuroplasticità rappresentano i meccanismi alla base del recupero spontaneo e, se ben interpretati, possono costituire una base razionale per promuovere approcci riabilitativi mirati. La sfida delle neuroscienze sta nel capire pienamente i processi di riorganizzazione funzionale in soggetti affetti da patologie neurologiche, presupposto indispensabile al fine di prevederli e porli in relazione con la riabilitazione, con lo scopo di scoprire modi e mezzi per evocarla, migliorarla e guidarla. Recentemente sono stati proposti approcci invasivi per la terapia dei disturbi cognitivi con l’impiego della stimolazione cerebrale profonda, mentre non sono ancora disponibili dati con la tDCS che è una metodica non-invasiva e sicura. A questo scopo negli ultimi anni si è assistito a un rapido progresso nell’ambito delle neuroscienze cognitive per quanto riguarda le tecniche di neuromodulazione cerebrale non invasiva NIBS (Non Invasive Brain Stimulation) che hanno cercato di sopperire alle cure farmacologiche là dove risultavano inefficaci. Queste tecniche hanno il vantaggio di garantire un’analisi accurata, sia di tipo fisiologico che comportamentale, in diverse applicazioni risultando allo stesso tempo totalmente non invasive e prive di importanti effetti avversi.
2017
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3120517
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact