La drammaturgia diviene luogo di elezione per verificare in modi strutturati la vertigine di un passato che trascina con sé le tracce irredimibili di un attaccamento che, come un pharmakon, può restituire la vita o perderla per sempre. Nell’episodio di Medea, andato in scena per la prima volta al Teatro Nuovo di Milano l’11 luglio 1949 per la regia di Tatiana Pavlova, il tema del mito viene rievocato senza alcun intento di rielaborazione, ma con una precisa volontà di attingervi un’intatta forza primordiale.
Il teatro come apocalisse della memoria: note sulla Medea di Corrado Alvaro
Tomasello
2015-01-01
Abstract
La drammaturgia diviene luogo di elezione per verificare in modi strutturati la vertigine di un passato che trascina con sé le tracce irredimibili di un attaccamento che, come un pharmakon, può restituire la vita o perderla per sempre. Nell’episodio di Medea, andato in scena per la prima volta al Teatro Nuovo di Milano l’11 luglio 1949 per la regia di Tatiana Pavlova, il tema del mito viene rievocato senza alcun intento di rielaborazione, ma con una precisa volontà di attingervi un’intatta forza primordiale.File in questo prodotto:
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