Il possesso degli eredi dell’usufruttuario e la successione nel contratto di locazione

Il contributo prende le mosse dalla pronuncia della Suprema Corte del 20 luglio 2016, n. 14834 che ribadisce la non proponibilità dell’eccezione de iure tertii da parte del conduttore, convenuto per il pagamento del canone. La fattispecie sottoposta all’esame della Corte di Cassazione, relativa al rapporto intercorrente tra l’erede dell’usufruttuario-locatore e il conduttore del bene oggetto dell’usufrutto, fornisce all’Autore l’occasione per indagare profili che, seppur estranei all’oggetto della controversia, sono ad esso correlati. In particolare lo studio si concentra sul meccanismo attraverso il quale l’erede dell’usufruttuario possa subentrare nel rapporto locatizio da questi instaurato, nonché sulla qualificazione della situazione di fatto in cui l’erede medesimo si trovi rispetto al bene oggetto dell’usufrutto estintosi con la morte del de cuius; infine l’indagine si conclude con l’esame dei rapporti intercorrenti tra l’erede dell’usufruttuario e il proprietario (divenuto pieno a seguito dell’estinzione dell’usufrutto) e tra quest’ultimo e il detentore-conduttore.