Secondo la definizione internazionale approvata dalla World Health Organization (WHO) e dall’International Federation of Gynecology and Obstetrics (FIGO), con il termine di gravidanza posttermine viene indicata una gravidanza che si protrae per un tempo maggiore o uguale a 42 settimane di amenorrea (oppure 294 giorni di amenorrea). Senza nessun intervento ostetrico si stima che approssimativamente il 10% (range 3-14%) di tutte le gravidanze continui oltre le 42 settimane, ed il 4% oltre le 43 settimane complete. L’eziologia di tale condizione clinica è sconosciuta anche se sono state individuate specifiche condizioni predisponenti. Il meccanismo patogenetico è da ricondurre probabilmente ad anomalie dei fattori in causa nell’iniziare il travaglio di parto. Il management delle gravidanze post-termine è estremamente controverso: vanno considerati l’età gestazionale, i risultati dei test antenatali fetali, le condizioni del collo uterino, oltre alle preferenze espresse dalla madre dopo esauriente spiegazione dei rischi e benefici connessi alle alternative possibili, costituite dall’induzione contro l’attesa con monitoraggio. Attualmente la maggior parte dei ginecologi induce il travaglio tra la 41ª e la 42ª settimana, e quasi tutti non permettono che la gravidanza perduri oltre la 43ª settimana di gestazione.

Management clinico della gravidanza post-termine

Vitale, S. G.;
2008-01-01

Abstract

Secondo la definizione internazionale approvata dalla World Health Organization (WHO) e dall’International Federation of Gynecology and Obstetrics (FIGO), con il termine di gravidanza posttermine viene indicata una gravidanza che si protrae per un tempo maggiore o uguale a 42 settimane di amenorrea (oppure 294 giorni di amenorrea). Senza nessun intervento ostetrico si stima che approssimativamente il 10% (range 3-14%) di tutte le gravidanze continui oltre le 42 settimane, ed il 4% oltre le 43 settimane complete. L’eziologia di tale condizione clinica è sconosciuta anche se sono state individuate specifiche condizioni predisponenti. Il meccanismo patogenetico è da ricondurre probabilmente ad anomalie dei fattori in causa nell’iniziare il travaglio di parto. Il management delle gravidanze post-termine è estremamente controverso: vanno considerati l’età gestazionale, i risultati dei test antenatali fetali, le condizioni del collo uterino, oltre alle preferenze espresse dalla madre dopo esauriente spiegazione dei rischi e benefici connessi alle alternative possibili, costituite dall’induzione contro l’attesa con monitoraggio. Attualmente la maggior parte dei ginecologi induce il travaglio tra la 41ª e la 42ª settimana, e quasi tutti non permettono che la gravidanza perduri oltre la 43ª settimana di gestazione.
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