Il saggio esamina, alla luce dell’art. 1, Primo protocollo CEDU e della relativa interpretazione della Corte EDU, i più recenti sviluppi della giurisprudenza ordinaria e della giurisprudenza costituzionale italiane in tema di “occupazione acquisitiva”, di “occupazione usurpativa” e di “acquisizione sanante”, ovvero degli istituti creati dalla giurisprudenza e dal legislatore per risolvere i problemi che sorgono nel caso di occupazione illegittima di suoli privati da parte della pubblica amministrazione in vista della costruzione di opere pubbliche o, comunque, della realizzazione di finalità pubbliche. Mette, in particolare, in evidenza che mentre le Sezioni unite della Cassazione con la sentenza n. 735 del 2015 si sono compiutamente adeguate alla giurisprudenza della Corte EDU, non altrettanto sembra aver fatto la Corte costituzionale con la sentenza n. 71 dello stesso anno, dedicata al vaglio di costituzionalità dell’art. 42 bis, d.p.r. n. 327/2001, che contiene la disciplina della “acquisizione sanante”. Suggerisce inoltre una modifica di quest’ultima disposizione, grazie alla quale, probabilmente, la stessa risulterebbe maggiormente coerente con l’art. 1, Primo protocollo CEDU.
Vita e morte dell’occupazione acquisitiva. Riflessioni intorno ad un istituto controverso, ad una sentenza delle sezioni unite della Corte di Cassazione, ad una sentenza della Corte costituzionale e ad un orientamento della Corte EDU
CALOGERO, Mario Pio
2016-01-01
Abstract
Il saggio esamina, alla luce dell’art. 1, Primo protocollo CEDU e della relativa interpretazione della Corte EDU, i più recenti sviluppi della giurisprudenza ordinaria e della giurisprudenza costituzionale italiane in tema di “occupazione acquisitiva”, di “occupazione usurpativa” e di “acquisizione sanante”, ovvero degli istituti creati dalla giurisprudenza e dal legislatore per risolvere i problemi che sorgono nel caso di occupazione illegittima di suoli privati da parte della pubblica amministrazione in vista della costruzione di opere pubbliche o, comunque, della realizzazione di finalità pubbliche. Mette, in particolare, in evidenza che mentre le Sezioni unite della Cassazione con la sentenza n. 735 del 2015 si sono compiutamente adeguate alla giurisprudenza della Corte EDU, non altrettanto sembra aver fatto la Corte costituzionale con la sentenza n. 71 dello stesso anno, dedicata al vaglio di costituzionalità dell’art. 42 bis, d.p.r. n. 327/2001, che contiene la disciplina della “acquisizione sanante”. Suggerisce inoltre una modifica di quest’ultima disposizione, grazie alla quale, probabilmente, la stessa risulterebbe maggiormente coerente con l’art. 1, Primo protocollo CEDU.File | Dimensione | Formato | |
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