Lo scritto esamina la questione della compatibilità tra il principio di neutralità dei servizi pubblici vigente nell’ordinamento francese e l’elezione di un ministro della religione cattolica a Rettore di una università pubblica. Va esclusa la ricorrenza di qualsiasi incapacità, secondo l’Autore; tuttavia, il dovere di discrezione del pubblico funzionario, operante anche fuori dall’esercizio delle sue funzioni, può limitare di fatto la libertà di esercizio del ministero pastorale e lo svolgimento dei più tipici compiti inerenti allo status di ministro di culto, a causa delle inevitabili ricadute sull’immagine dell’ateneo.

L’elezione di un prete cattolico a Rettore dell’Università di Strasburgo: “une tempête dans un verre d’eau”?

Angelo Licastro
2018-01-01

Abstract

Lo scritto esamina la questione della compatibilità tra il principio di neutralità dei servizi pubblici vigente nell’ordinamento francese e l’elezione di un ministro della religione cattolica a Rettore di una università pubblica. Va esclusa la ricorrenza di qualsiasi incapacità, secondo l’Autore; tuttavia, il dovere di discrezione del pubblico funzionario, operante anche fuori dall’esercizio delle sue funzioni, può limitare di fatto la libertà di esercizio del ministero pastorale e lo svolgimento dei più tipici compiti inerenti allo status di ministro di culto, a causa delle inevitabili ricadute sull’immagine dell’ateneo.
2018
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3132574
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