Lo studio delle situazioni giuridiche soggettive è stato tradizionalmente influenzato dalla netta distinzione tra diritto pubblico e diritto privato, che ha indotto ad inquadrare alcune situazioni giuridiche soggettive come esclusivamente proprie dell’uno e/o dell’altro settore. L’interesse legittimo è stato «etichettato» come situazione giuridica soggettiva, volta a garantire al privato un esercizio legittimo, e non arbitrario, del potere attribuito alla Pubblica Amministrazione. Le mutate esigenze sociali impongono di riflettere sul modo stesso di definire le tradizionali categorie giuridiche. Il diritto successorio è un settore che non ha subito significative innovazioni. Tuttavia, appare utile verificare se, nel quadro complessivo delle incisive trasformazioni della società contemporanea, non sia possibile ricostruire le logiche delle situazioni giuridiche e degli interessi tutelati. Occorre comprendere se emergano interessi meritevoli di tutela, seppure privi della protezione piena e diretta che connota i diritti soggettivi, per i quali sia possibile apprestare efficienti e pronti meccanismi protettivi adeguati al caso concreto. È forse possibile individuare interessi tutelati in via indiretta e mediata, come avviene con riferimento all’interesse legittimo che ha acquisito nel tempo rilevanza sostanziale. Individuare la categoria dell’interesse legittimo in peculiari fattispecie successorie produrrebbe risvolti rilevanti sul piano sistematico, garantendo effettività di tutela a situazioni giuridiche, le quali, sebbene connotate da una valenza assiologia depotenziata, meritano ugualmente di essere salvaguardate e difese. L’art. 24 cost., infatti, sancisce l’inviolabilità del diritto di difesa: «tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi», senza alcuna specificazione in merito alla distinzione tra «interessi legittimi di diritto pubblico» o «interessi legittimi di diritto privato». Andrebbe approfondita, infatti, l’effettiva rilevanza della categoria dell’interesse legittimo anche in ambito successorio, soprattutto nelle ipotesi di amministrazione cautelare dell’asse ereditario. Seguendo tale impostazione, si potrebbero individuare non solo tutele rimediali risarcitorie, cosí come suggerito dalla Cassazione, ma anche strumenti di protezione preventivi che, in concreto, consentirebbero al privato di agire direttamente per bloccare condotte abusive, arbitrariamente lesive della sfera giuridica altrui.

La transizione mortis causa dei patrimoni e la rilevanza degli interessi legittimi

Carmine Lazzaro
2018-01-01

Abstract

Lo studio delle situazioni giuridiche soggettive è stato tradizionalmente influenzato dalla netta distinzione tra diritto pubblico e diritto privato, che ha indotto ad inquadrare alcune situazioni giuridiche soggettive come esclusivamente proprie dell’uno e/o dell’altro settore. L’interesse legittimo è stato «etichettato» come situazione giuridica soggettiva, volta a garantire al privato un esercizio legittimo, e non arbitrario, del potere attribuito alla Pubblica Amministrazione. Le mutate esigenze sociali impongono di riflettere sul modo stesso di definire le tradizionali categorie giuridiche. Il diritto successorio è un settore che non ha subito significative innovazioni. Tuttavia, appare utile verificare se, nel quadro complessivo delle incisive trasformazioni della società contemporanea, non sia possibile ricostruire le logiche delle situazioni giuridiche e degli interessi tutelati. Occorre comprendere se emergano interessi meritevoli di tutela, seppure privi della protezione piena e diretta che connota i diritti soggettivi, per i quali sia possibile apprestare efficienti e pronti meccanismi protettivi adeguati al caso concreto. È forse possibile individuare interessi tutelati in via indiretta e mediata, come avviene con riferimento all’interesse legittimo che ha acquisito nel tempo rilevanza sostanziale. Individuare la categoria dell’interesse legittimo in peculiari fattispecie successorie produrrebbe risvolti rilevanti sul piano sistematico, garantendo effettività di tutela a situazioni giuridiche, le quali, sebbene connotate da una valenza assiologia depotenziata, meritano ugualmente di essere salvaguardate e difese. L’art. 24 cost., infatti, sancisce l’inviolabilità del diritto di difesa: «tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi», senza alcuna specificazione in merito alla distinzione tra «interessi legittimi di diritto pubblico» o «interessi legittimi di diritto privato». Andrebbe approfondita, infatti, l’effettiva rilevanza della categoria dell’interesse legittimo anche in ambito successorio, soprattutto nelle ipotesi di amministrazione cautelare dell’asse ereditario. Seguendo tale impostazione, si potrebbero individuare non solo tutele rimediali risarcitorie, cosí come suggerito dalla Cassazione, ma anche strumenti di protezione preventivi che, in concreto, consentirebbero al privato di agire direttamente per bloccare condotte abusive, arbitrariamente lesive della sfera giuridica altrui.
2018
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