Sul tema sempre attuale del diritto all’istruzione inteso alla stregua di un prisma comprendente i problemi dello status giuridico dei docenti di religione, e quelli del sostegno al reddito in favore degli studenti, sono intervenute alcune pronunzie che l’Autrice ha ritenuto meritevoli di attenzione. Per quanto riguarda il primo aspetto, secondo l’Autrice la sentenza del Tribunale di Ragusa n. 571/2017, è particolarmente interessante perché il giudicante esegue una accurata ricostruzione dello status dei docenti di religione dalla quale emerge che uno degli strumenti più efficace di tutela di tale categoria di docenti è costituito dalla normativa concordata. Lo strumento dell’Intesa, infatti, conferma la sua particolare efficacia quando si tratta di garantire la libertà d’insegnamento del docente, per il tramite della previsione di una figura ad hoc, quella dell’Ordinario diocesano, in perfetta armonia con quello che, più in generale, nell’ambito delle fonti (e dei principi) del diritto ecclesiastico, è lo scopo precipuo delle intese ed il loro contenuto tipico. Per quanto riguarda, invece, il problema del sostegno al reddito in favore degli studenti, l’Autrice esamina una pronunzia del Consiglio di Stato sul “buono scuola”, per giungere alla conclusione che un approccio di tipo “sostanzialistico” è ormai entrato definitivamente a far parte nel nostro ordinamento soprattutto grazie alla spinta della giurisprudenza europea e sovranazionale che ha valorizzato gli aspetti di tipo materiale e sostanziale su quelli formali, aprendo la strada ad un tipo di giudizio che non si limita alle “forme” quanto piuttosto ai “contenuti”.
Docenti di religione cattolica e nomina a termine: stato giuridico e funzione delle "Intese". Diritto allo studio e "bene della vita"
Tigano M.
2019-01-01
Abstract
Sul tema sempre attuale del diritto all’istruzione inteso alla stregua di un prisma comprendente i problemi dello status giuridico dei docenti di religione, e quelli del sostegno al reddito in favore degli studenti, sono intervenute alcune pronunzie che l’Autrice ha ritenuto meritevoli di attenzione. Per quanto riguarda il primo aspetto, secondo l’Autrice la sentenza del Tribunale di Ragusa n. 571/2017, è particolarmente interessante perché il giudicante esegue una accurata ricostruzione dello status dei docenti di religione dalla quale emerge che uno degli strumenti più efficace di tutela di tale categoria di docenti è costituito dalla normativa concordata. Lo strumento dell’Intesa, infatti, conferma la sua particolare efficacia quando si tratta di garantire la libertà d’insegnamento del docente, per il tramite della previsione di una figura ad hoc, quella dell’Ordinario diocesano, in perfetta armonia con quello che, più in generale, nell’ambito delle fonti (e dei principi) del diritto ecclesiastico, è lo scopo precipuo delle intese ed il loro contenuto tipico. Per quanto riguarda, invece, il problema del sostegno al reddito in favore degli studenti, l’Autrice esamina una pronunzia del Consiglio di Stato sul “buono scuola”, per giungere alla conclusione che un approccio di tipo “sostanzialistico” è ormai entrato definitivamente a far parte nel nostro ordinamento soprattutto grazie alla spinta della giurisprudenza europea e sovranazionale che ha valorizzato gli aspetti di tipo materiale e sostanziale su quelli formali, aprendo la strada ad un tipo di giudizio che non si limita alle “forme” quanto piuttosto ai “contenuti”.File | Dimensione | Formato | |
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