Giorgio Forni, Rime sacre di Bernardo Tasso fra età farnesiana e Concilio di Trento Fra il 1534 e il 1537, la poesia lirica di Bernardo Tasso s’ispira a una ricerca di concordanze tra memorie classiche e culto cristiano, recuperando il linguaggio del mito e dell’idillio per raffigurare l’attesa utopica di una rinascente «età dell’oro» spirituale. È un allargamento poetico dei confini del sacro che, negli anni travagliati della crisi religiosa e politica di metà Cinquecento, ritorna sul linguaggio biblico per esprimere un’intima inquietudine religiosa e per rivendicare la libera ispirazione spirituale dell’uomo interiore. Così, nell’orma del commento ai Salmi di Marco Antonio Flaminio, l’ultimo Tasso comporrà un libro di Salmi che può essere annoverato fra i grandi testi poetici dell’evangelismo italiano. Giorgio Forni, Sacred lyrics by Bernardo Tasso between the Farnese Age and the Council of Trent Between 1534 and 1537, Bernardo Tasso’s lyrical poetry was inspired by a search for concordance between classical memories and Christian worship, recovering the language of myth and idyll to represent the utopian expectation of a reborn spiritual «golden age». During the troublesome years of religious and political crisis of the mid-sixteenth century, this poetic extension of the boundaries of the sacred goes back to the language of the Bible to express an intimate religious disquiet and to claim the free spiritual inspiration of the inner man. Thus, in the footsteps of the commentary on the Psalms by Marco Antonio Flaminio, the last Tasso composes a book of Psalms that can be counted among the great poetic texts of Italian evangelism.

Rime sacre di Bernardo Tasso fra età farnesiana e Concilio di Trento

Giorgio Forni
2018-01-01

Abstract

Giorgio Forni, Rime sacre di Bernardo Tasso fra età farnesiana e Concilio di Trento Fra il 1534 e il 1537, la poesia lirica di Bernardo Tasso s’ispira a una ricerca di concordanze tra memorie classiche e culto cristiano, recuperando il linguaggio del mito e dell’idillio per raffigurare l’attesa utopica di una rinascente «età dell’oro» spirituale. È un allargamento poetico dei confini del sacro che, negli anni travagliati della crisi religiosa e politica di metà Cinquecento, ritorna sul linguaggio biblico per esprimere un’intima inquietudine religiosa e per rivendicare la libera ispirazione spirituale dell’uomo interiore. Così, nell’orma del commento ai Salmi di Marco Antonio Flaminio, l’ultimo Tasso comporrà un libro di Salmi che può essere annoverato fra i grandi testi poetici dell’evangelismo italiano. Giorgio Forni, Sacred lyrics by Bernardo Tasso between the Farnese Age and the Council of Trent Between 1534 and 1537, Bernardo Tasso’s lyrical poetry was inspired by a search for concordance between classical memories and Christian worship, recovering the language of myth and idyll to represent the utopian expectation of a reborn spiritual «golden age». During the troublesome years of religious and political crisis of the mid-sixteenth century, this poetic extension of the boundaries of the sacred goes back to the language of the Bible to express an intimate religious disquiet and to claim the free spiritual inspiration of the inner man. Thus, in the footsteps of the commentary on the Psalms by Marco Antonio Flaminio, the last Tasso composes a book of Psalms that can be counted among the great poetic texts of Italian evangelism.
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