L’applicazione degli indicatori di affidabilità ad imprese e professionisti ed il contestuale superamento degli studi di settore segna un punto di svolta nel procedimento di accertamento dei tributi, caratterizzato dall’abbandono di strumenti presuntivi di rettifica della dichiarazione. La classificazione dei contribuenti in affidabili e non affidabili è finalizzata rispettivamente ad assegnare premialità, ovvero ad aumentare l’indice di rischio di evasione fiscale. Da un lato, però, le premialità previste hanno una rilevanza modesta e difficilmente indurranno piccole imprese e professionisti ad incrementare i componenti positivi di reddito contabilizzati per migliorare il livello di affidabilità. Dall’altro, la possibilità di subire controlli fiscali resta limitata dalle concrete capacità operative degli Uffici.
Prime considerazioni sul ruolo degli indicatori di affidabilità nel rapporto Fisco – contribuente
INGRAO
2019-01-01
Abstract
L’applicazione degli indicatori di affidabilità ad imprese e professionisti ed il contestuale superamento degli studi di settore segna un punto di svolta nel procedimento di accertamento dei tributi, caratterizzato dall’abbandono di strumenti presuntivi di rettifica della dichiarazione. La classificazione dei contribuenti in affidabili e non affidabili è finalizzata rispettivamente ad assegnare premialità, ovvero ad aumentare l’indice di rischio di evasione fiscale. Da un lato, però, le premialità previste hanno una rilevanza modesta e difficilmente indurranno piccole imprese e professionisti ad incrementare i componenti positivi di reddito contabilizzati per migliorare il livello di affidabilità. Dall’altro, la possibilità di subire controlli fiscali resta limitata dalle concrete capacità operative degli Uffici.File | Dimensione | Formato | |
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