In the mid-1980s, Sabatini and Berruto theorized the need to support the Italian standard via non-standard varieties (“average use”, or neo-standard) towards which the norm’s barycentre progressively has shifted. Thirty years later, and in light of the dynamism that the uses of speakers have impressed on the system, the issue has become a central one yet again. This paper investigates the main features of university students’ written language. The corpus consists of 300 e-mails sent to professors and 150 drafts of degree dissertations, produced by students of the degree courses in Humanities, Foreign Languages, Education, and Communication of the Universities of Palermo and Messina. Despite lacking any quantitative relevance, the results of this research allow to identify which features of neo-standard Italian are now accepted by speakers in their language uses at the level of (semi-)formal writing, such as academic writing, and to propose a new reflection on the need to redefine the norm of contemporary Italian. Il contributo presenta un’indagine sulle tendenze in atto nell’italiano scritto degli studenti universitari. Il corpus di analisi è costituito da email inviate ai docenti e bozze di tesi di laurea, prodotte da un campione di centocinquanta studenti dei corsi di Laurea di Lettere, Lingue, Scienze della Formazione e Scienze della Comunicazione delle Università di Palermo e Messina. Pur non avendo pretese di rilevanza quantitativa, i risultati della ricerca consentiranno di isolare tratti del neostandard (Berruto, 1987) oggi accolti negli usi dei parlanti in una scrittura medio/formale come quella accademica e di proporre una nuova riflessione sulla questione della ridefinizione della norma dell’italiano contemporaneo.
Per una riconsiderazione dello standard: un’indagine sull’italiano scritto degli studenti universitari di Palermo e Messina
Elvira Assenza;
2018-01-01
Abstract
In the mid-1980s, Sabatini and Berruto theorized the need to support the Italian standard via non-standard varieties (“average use”, or neo-standard) towards which the norm’s barycentre progressively has shifted. Thirty years later, and in light of the dynamism that the uses of speakers have impressed on the system, the issue has become a central one yet again. This paper investigates the main features of university students’ written language. The corpus consists of 300 e-mails sent to professors and 150 drafts of degree dissertations, produced by students of the degree courses in Humanities, Foreign Languages, Education, and Communication of the Universities of Palermo and Messina. Despite lacking any quantitative relevance, the results of this research allow to identify which features of neo-standard Italian are now accepted by speakers in their language uses at the level of (semi-)formal writing, such as academic writing, and to propose a new reflection on the need to redefine the norm of contemporary Italian. Il contributo presenta un’indagine sulle tendenze in atto nell’italiano scritto degli studenti universitari. Il corpus di analisi è costituito da email inviate ai docenti e bozze di tesi di laurea, prodotte da un campione di centocinquanta studenti dei corsi di Laurea di Lettere, Lingue, Scienze della Formazione e Scienze della Comunicazione delle Università di Palermo e Messina. Pur non avendo pretese di rilevanza quantitativa, i risultati della ricerca consentiranno di isolare tratti del neostandard (Berruto, 1987) oggi accolti negli usi dei parlanti in una scrittura medio/formale come quella accademica e di proporre una nuova riflessione sulla questione della ridefinizione della norma dell’italiano contemporaneo.File | Dimensione | Formato | |
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