Il saggio confronta il diverso ruolo dell’assistenza linguistica nel processo penale e in quello civile. Nel primo l’intermediazione linguistica è oggetto di un diritto dell’imputato, in quanto solo la piena ed effettiva comprensione dell’accusa e delle possibilità di tutela in giudizio consente (quale essenziale precondizione) il godimento di ogni altra garanzia del “giusto processo”: di qui prende le mosse l’indagine sul d.-l. n. 32/2014, che – sulla scorta del fondamentale impulso dell’Unione Europea – ha introdotto nell’ordinamento italiano il diritto all’informazione, alla traduzione degli atti e all’interprete, estendendo, per la prima volta, tali prerogative anche alla vittima del reato. Nel secondo la prospettiva si ribalta: interpretazione e traduzione sono funzionali all’esercizio della funzione giurisdizionale e non strumentali alla difesa delle parti. Nemmeno il processo bilingue in Südtirol, volto alla tutela dell’identità culturale e del patrimonio linguistico delle minoranze, è espressione del diritto di difesa, a dispetto di qualche timida apertura dovuta ad una recente e imprevedibile evoluzione.
La lingua nel e del processo: giurisdizione penale e giurisdizione civile a confronto
Giusi Sorrenti
2019-01-01
Abstract
Il saggio confronta il diverso ruolo dell’assistenza linguistica nel processo penale e in quello civile. Nel primo l’intermediazione linguistica è oggetto di un diritto dell’imputato, in quanto solo la piena ed effettiva comprensione dell’accusa e delle possibilità di tutela in giudizio consente (quale essenziale precondizione) il godimento di ogni altra garanzia del “giusto processo”: di qui prende le mosse l’indagine sul d.-l. n. 32/2014, che – sulla scorta del fondamentale impulso dell’Unione Europea – ha introdotto nell’ordinamento italiano il diritto all’informazione, alla traduzione degli atti e all’interprete, estendendo, per la prima volta, tali prerogative anche alla vittima del reato. Nel secondo la prospettiva si ribalta: interpretazione e traduzione sono funzionali all’esercizio della funzione giurisdizionale e non strumentali alla difesa delle parti. Nemmeno il processo bilingue in Südtirol, volto alla tutela dell’identità culturale e del patrimonio linguistico delle minoranze, è espressione del diritto di difesa, a dispetto di qualche timida apertura dovuta ad una recente e imprevedibile evoluzione.File | Dimensione | Formato | |
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