La legge di Grassmann, il noto fenomeno dissimilatorio tra foni aspirati, è generalmente ritenuto responsabile della mancanza di tratti laringali nella sillaba del raddoppiamento dei temi verbali in greco, quando nel tema è presente una occlusiva sorda aspirata o /h/, cfr. ad es. τίθημι < */thitheːmi/, πέφευγα < */phepheuga/. In questo articolo, si presentano argomentazioni a favore del carattere morfologico del processo che genera foni privi di specificazioni laringali in tale sillaba del raddoppiamento. Questa. infatti, è tipologicamente caratterizzata dalla presenza di tratti non marcati: tra di essi, si può includere anche la presenza di foni non aspirati, non marcati rispetto ai corrispondenti aspirati. Grassmann’s Law ‒ the phonetic change by virtue of which in an original diaspirate root a (regressive) dissimilation process takes place ‒ is generally regarded as working in reduplicated verbal forms, see e.g. τίθημι < */thitheːmi/, πέφευγα < */phepheuga/ and so on. In this paper, I would argue in favour of the morphological nature of the process that generates non aspirated segments in the reduplicant. Indeed, the reduplicant is typologically characterized by the presence of unmarked features: among these, the non-aspirated stops can be included, if compared with the respective aspirated ones.
La legge di Grassmann in greco come regola morfologica
Alessandro De Angelis
2019-01-01
Abstract
La legge di Grassmann, il noto fenomeno dissimilatorio tra foni aspirati, è generalmente ritenuto responsabile della mancanza di tratti laringali nella sillaba del raddoppiamento dei temi verbali in greco, quando nel tema è presente una occlusiva sorda aspirata o /h/, cfr. ad es. τίθημι < */thitheːmi/, πέφευγα < */phepheuga/. In questo articolo, si presentano argomentazioni a favore del carattere morfologico del processo che genera foni privi di specificazioni laringali in tale sillaba del raddoppiamento. Questa. infatti, è tipologicamente caratterizzata dalla presenza di tratti non marcati: tra di essi, si può includere anche la presenza di foni non aspirati, non marcati rispetto ai corrispondenti aspirati. Grassmann’s Law ‒ the phonetic change by virtue of which in an original diaspirate root a (regressive) dissimilation process takes place ‒ is generally regarded as working in reduplicated verbal forms, see e.g. τίθημι < */thitheːmi/, πέφευγα < */phepheuga/ and so on. In this paper, I would argue in favour of the morphological nature of the process that generates non aspirated segments in the reduplicant. Indeed, the reduplicant is typologically characterized by the presence of unmarked features: among these, the non-aspirated stops can be included, if compared with the respective aspirated ones.File | Dimensione | Formato | |
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