Questo articolo intende mettere a fuoco il nesso che nel pensiero di Giovanni Gentile connette in chiave speculativa la genesi della modernità filosofica alla specificità della lingua nella quale essa viene espressa. Lo strumento di questa indagine sarà l’analisi della ricostruzione gentiliana delle origini della filosofia italiana, centrata sulle due figure di Dante e Petrarca. La conclusione cui si perviene è che per Gentile la lingua è l’espressione della personalità filosofica, e la modernità si afferma quando la soggettività esprime anche dal punto di vista linguistico la propria autonomia rispetto a ogni autorità trascendente, come accade, paradossalmente, nell’uso del latino da parte degli Umanisti.
Giovanni Gentile e la lingua della modernità
Faraone R.
2019-01-01
Abstract
Questo articolo intende mettere a fuoco il nesso che nel pensiero di Giovanni Gentile connette in chiave speculativa la genesi della modernità filosofica alla specificità della lingua nella quale essa viene espressa. Lo strumento di questa indagine sarà l’analisi della ricostruzione gentiliana delle origini della filosofia italiana, centrata sulle due figure di Dante e Petrarca. La conclusione cui si perviene è che per Gentile la lingua è l’espressione della personalità filosofica, e la modernità si afferma quando la soggettività esprime anche dal punto di vista linguistico la propria autonomia rispetto a ogni autorità trascendente, come accade, paradossalmente, nell’uso del latino da parte degli Umanisti.File | Dimensione | Formato | |
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