Una delle caratteristiche dell’età globale, accanto alla creazione di un mercato mondiale e alla libera circolazione delle merci e delle informazioni, è un nuovo impulso dei processi migratori. Ingenti masse di migranti si spostano sul globo terrestre lungo tortuose e rischiose vie di fuga, spinte ad allontanarsi da guerre e miseria, in cerca di condizioni migliori di esistenza. Occorre tornare a pensare l’ambiguo statuto dello straniero, oscillante tra la figura del nemico (hostis) e quella dell’ospite (hospes). Nel nostro tempo, lo straniero che chiede ospitalità pone agli Stati-nazione una sfida che non può essere elusa con mere politiche di respingimento. Nel generale declino della forma-stato e delle sue funzioni, si palesa una contraddizione insanabile, che assume la forma di una vera e propria “guerra civile mondiale”, tra il principio di sovranità statale e di cittadinanza nazionale e il principio sovranazionale del diritto di migrare (ius migrandi), quale diritto fondamentale dell’uomo, al quale dovrebbe corrispondere un diritto di ospitalità e di cittadinanza universali, esigibile al di là dei confini degli Stati-nazione.
Il diritto dell’ospitalità. Cittadini e stranieri nell’età globale
Caterina Resta
2019-01-01
Abstract
Una delle caratteristiche dell’età globale, accanto alla creazione di un mercato mondiale e alla libera circolazione delle merci e delle informazioni, è un nuovo impulso dei processi migratori. Ingenti masse di migranti si spostano sul globo terrestre lungo tortuose e rischiose vie di fuga, spinte ad allontanarsi da guerre e miseria, in cerca di condizioni migliori di esistenza. Occorre tornare a pensare l’ambiguo statuto dello straniero, oscillante tra la figura del nemico (hostis) e quella dell’ospite (hospes). Nel nostro tempo, lo straniero che chiede ospitalità pone agli Stati-nazione una sfida che non può essere elusa con mere politiche di respingimento. Nel generale declino della forma-stato e delle sue funzioni, si palesa una contraddizione insanabile, che assume la forma di una vera e propria “guerra civile mondiale”, tra il principio di sovranità statale e di cittadinanza nazionale e il principio sovranazionale del diritto di migrare (ius migrandi), quale diritto fondamentale dell’uomo, al quale dovrebbe corrispondere un diritto di ospitalità e di cittadinanza universali, esigibile al di là dei confini degli Stati-nazione.File | Dimensione | Formato | |
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