Da tempo la dottrina aziendale ha chiarito che il controllo dei rischi è fat- tore complementare della creazione del valore, nel senso che la produzione di ricchezza presenta, come condizione di base, la capacità di prevenire gli eventi rischiosi delle imprese. Tra i principali rischi dell’attività aziendale vi sono quelli del compimento di reati nello svolgimento dell’attività produttiva o più in generale di non rispet- tare vincoli legislativi imperativi da cui possono derivare sanzioni e interdizioni. Per favorire la diffusione dei principi etici, il legislatore, forte anche del- l’esperienza maturata con il D.Lgs. 231/2001, ha ideato un nuovo riconosci- mento noto come rating di legalità. Nel presente articolo ci si pone l’obiettivo di descriverlo e individuarne potenzialità ma anche punti deboli derivanti dalla sua possibile adozione solo in chiave opportunistica. Ciò anche alla luce di quanto già avvenuto con il D.Lgs. 231/2001, di cui spesso le sentenze hanno disconosciuto gli effetti per manife- sta inconsistenza del modello organizzativo sottostante. In conclusione, si invocherà un raccordo tra le differenti normative che intendono promuovere comportamenti etici e virtuosi, onde favorire un auten- tico orientamento da parte delle imprese alla legalità.
Il rating di legalità: escamotage opportunistico o strumento per la prevenzione dei reati d'impresa?
Del Pozzo, AntonioPrimo
2019-01-01
Abstract
Da tempo la dottrina aziendale ha chiarito che il controllo dei rischi è fat- tore complementare della creazione del valore, nel senso che la produzione di ricchezza presenta, come condizione di base, la capacità di prevenire gli eventi rischiosi delle imprese. Tra i principali rischi dell’attività aziendale vi sono quelli del compimento di reati nello svolgimento dell’attività produttiva o più in generale di non rispet- tare vincoli legislativi imperativi da cui possono derivare sanzioni e interdizioni. Per favorire la diffusione dei principi etici, il legislatore, forte anche del- l’esperienza maturata con il D.Lgs. 231/2001, ha ideato un nuovo riconosci- mento noto come rating di legalità. Nel presente articolo ci si pone l’obiettivo di descriverlo e individuarne potenzialità ma anche punti deboli derivanti dalla sua possibile adozione solo in chiave opportunistica. Ciò anche alla luce di quanto già avvenuto con il D.Lgs. 231/2001, di cui spesso le sentenze hanno disconosciuto gli effetti per manife- sta inconsistenza del modello organizzativo sottostante. In conclusione, si invocherà un raccordo tra le differenti normative che intendono promuovere comportamenti etici e virtuosi, onde favorire un auten- tico orientamento da parte delle imprese alla legalità.File | Dimensione | Formato | |
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