Partendo dalla testimonianza di Tacito – grazie alla quale è possibile ricostruire per grandi linee lo “stile economico” dell’Alto impero – si nota come negli anni dal 16 al 33 d.C. si affermino specificità caratteristiche della società romana, quali una politica finanziaria vòlta a sanare gli scompensi strutturali dell’economia agraria, l’intensificarsi del commercio con l’Oriente (ulteriore implemento al dilagare del luxus), una res publica imperniata sul princeps e sulla nobilitas senatoria, l’incremento dell’indice demografico servile. Lo studio si propone come un contributo alla discussione sulla presunta “razionalità dominatrice”, che avrebbe caratterizzato i ceti dirigenti romani e sul ruolo svolto dal principe in questa complessa dinamica, in cui il suo intervento fu ideologicamente sollecitato da quei gruppi di potere che più amavano mostrarsi legati al mos maiorum.
Il complesso rapporto ideologico tra luxus e parsimonia nella società romana del I sec. d.C.
Rosalba Arcuri
2019-01-01
Abstract
Partendo dalla testimonianza di Tacito – grazie alla quale è possibile ricostruire per grandi linee lo “stile economico” dell’Alto impero – si nota come negli anni dal 16 al 33 d.C. si affermino specificità caratteristiche della società romana, quali una politica finanziaria vòlta a sanare gli scompensi strutturali dell’economia agraria, l’intensificarsi del commercio con l’Oriente (ulteriore implemento al dilagare del luxus), una res publica imperniata sul princeps e sulla nobilitas senatoria, l’incremento dell’indice demografico servile. Lo studio si propone come un contributo alla discussione sulla presunta “razionalità dominatrice”, che avrebbe caratterizzato i ceti dirigenti romani e sul ruolo svolto dal principe in questa complessa dinamica, in cui il suo intervento fu ideologicamente sollecitato da quei gruppi di potere che più amavano mostrarsi legati al mos maiorum.Pubblicazioni consigliate
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