La morte, l’idea o la paura di questo evento ossessionano l’essere umano più di ogni altra cosa; i meccanismi di difesa a essa connessi rappresentano la motivazione principale delle differenti attività umane, spesso indirizzate a scongiurare la fatalità della morte, a superarla, negando così che essa costituisce il fato ultimo dell’uomo. Angoscia, dolore, tristezza, rabbia, paura sono alcune delle emozioni che di norma accompagnano una perdita, che paradossalmente rappresenta la possibilità di avere un’idea della morte visto che all’essere umano è negato conoscere la propria. La paura della morte è un fenomeno universale, la finitudine, la limitatezza dell’uomo costituiscono però, al contempo, la possibilità di offrire nuove riflessioni educative proprio perché in assenza dell’immortalità ciò che ognuno di noi può lasciare come traccia di sé sono direzioni di senso per favorire una più proficua emancipazione dell’umanità.
Esserci o non esserci? Il rifiuto della morte
Alessandro Versace
2019-01-01
Abstract
La morte, l’idea o la paura di questo evento ossessionano l’essere umano più di ogni altra cosa; i meccanismi di difesa a essa connessi rappresentano la motivazione principale delle differenti attività umane, spesso indirizzate a scongiurare la fatalità della morte, a superarla, negando così che essa costituisce il fato ultimo dell’uomo. Angoscia, dolore, tristezza, rabbia, paura sono alcune delle emozioni che di norma accompagnano una perdita, che paradossalmente rappresenta la possibilità di avere un’idea della morte visto che all’essere umano è negato conoscere la propria. La paura della morte è un fenomeno universale, la finitudine, la limitatezza dell’uomo costituiscono però, al contempo, la possibilità di offrire nuove riflessioni educative proprio perché in assenza dell’immortalità ciò che ognuno di noi può lasciare come traccia di sé sono direzioni di senso per favorire una più proficua emancipazione dell’umanità.File | Dimensione | Formato | |
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