Le piattaforme FinTech possono costituire indubbiamente un forte stimolo all’innovazione per gli intermediari tradizionali contribuendo a generare nuovi equilibri nel settore finanziario, con positivi effetti sulla crescita economica. Pur rappresentando un’importante fonte di finanziamento alternativa per le famiglie – e soprattutto per le PMI – e per i risparmiatori una forma di diversificazione maggiore per il proprio portafoglio di investimenti, le nuove piattaforme, ed in specie quelle che operano nel comparto del P2P Lending, manifestano tuttavia una serie di rischi che non vanno sottovalutati, a partire dall’espansione del credito ai debitori più rischiosi e dalle ricadute sulla capacità di assorbimento delle perdite da parte degli investitori. Alla luce delle manifestate esigenze, il recente trattamento fiscale dei proventi derivanti dal prestito P2P, contenuto nella Legge di Bilancio 2018, sembra realizzare un ulteriore passo in avanti del nostro legislatore, già peraltro impegnato a regolare il fenomeno, verso una crescita dei volumi legati all’utilizzo della piattaforma, anche in termini di incentivazione agli investimenti per mezzo dei nuovi PIR esenti da prelievo fiscale.
Opportunità e rischi delle piattaforme digitali di P2P Lending: nuove strategie di implementazione del prodotto alla luce del recente trattamento fiscale
Russo, Brunella
2019-01-01
Abstract
Le piattaforme FinTech possono costituire indubbiamente un forte stimolo all’innovazione per gli intermediari tradizionali contribuendo a generare nuovi equilibri nel settore finanziario, con positivi effetti sulla crescita economica. Pur rappresentando un’importante fonte di finanziamento alternativa per le famiglie – e soprattutto per le PMI – e per i risparmiatori una forma di diversificazione maggiore per il proprio portafoglio di investimenti, le nuove piattaforme, ed in specie quelle che operano nel comparto del P2P Lending, manifestano tuttavia una serie di rischi che non vanno sottovalutati, a partire dall’espansione del credito ai debitori più rischiosi e dalle ricadute sulla capacità di assorbimento delle perdite da parte degli investitori. Alla luce delle manifestate esigenze, il recente trattamento fiscale dei proventi derivanti dal prestito P2P, contenuto nella Legge di Bilancio 2018, sembra realizzare un ulteriore passo in avanti del nostro legislatore, già peraltro impegnato a regolare il fenomeno, verso una crescita dei volumi legati all’utilizzo della piattaforma, anche in termini di incentivazione agli investimenti per mezzo dei nuovi PIR esenti da prelievo fiscale.File | Dimensione | Formato | |
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