È illuminista, storicista, dialettico, Rousseau. Ma anche deluso, intimista e nevrotico. Il suo mondo – a metà fra un’epoca di là da venire e un passato dissolto – è contemporaneamente enigmatico come un sogno, opaco come la dipendenza sociale, trasparente come la coscienza in vista di se stessa. Ciò che rimane non è un quesito di logica ma una domanda di senso, un dilemma, intorno alla forma prismatica dell’esistenza. Può essere utile distinguere per unire, una volta, ciò che Jean-Jacques non poteva finché in quel mondo è rimasto: il dualismo fra physis e nomos, homme e citoyen; fra natura e politica.
Come aquila incontro alla tempesta. I dilemmi di Rousseau, tra natura e politica
Maria Grazia Recupero
2012-01-01
Abstract
È illuminista, storicista, dialettico, Rousseau. Ma anche deluso, intimista e nevrotico. Il suo mondo – a metà fra un’epoca di là da venire e un passato dissolto – è contemporaneamente enigmatico come un sogno, opaco come la dipendenza sociale, trasparente come la coscienza in vista di se stessa. Ciò che rimane non è un quesito di logica ma una domanda di senso, un dilemma, intorno alla forma prismatica dell’esistenza. Può essere utile distinguere per unire, una volta, ciò che Jean-Jacques non poteva finché in quel mondo è rimasto: il dualismo fra physis e nomos, homme e citoyen; fra natura e politica.File in questo prodotto:
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