L’inclusione sociale e scolastica si presenta come un orizzonte di ricerca differenziato ed indispensabile per realizzare politiche e prassi educative efficaci. L’articolo si propone di indagare la risposta educativa agli alunni in condizioni di disabilità e le proposte per risolvere i problemi dell’inclusione attraverso la percezione dei docenti. La ricerca ha coinvolto 606 docenti curricolari e di sostegno delle scuole secondarie di secondo grado statali della città di Messina ricostruendo le ragioni alla base della scelta dei percorsi di inclusione utilizzati, le metodologie didattiche applicate con l’intera classe e solo con l’allievo con disabilità, i vantaggi che l’inclusione può portare all’apprendimento della classe, al clima socio-affettivo e alla crescita professionale. Dall’analisi dei dati emerge la percezione di un maggior bisogno di collaborazione tra quanti oggi sono responsabili dei percorsi scolastici e la richiesta di un superamento delle differenze tra i ruoli professionali attuali. Per la realizzazione di una piena inclusione scolastica non basta la buona volontà degli operatori del settore (docenti, dirigenti..) ma occorre che le istituzioni non solo emanino leggi ad hoc ma mettano i docenti nelle condizioni di poterle attuare nella pratica di tutti i giorni.

La risposta educativa agli alunni in condizioni di disabilità: uno studio nella città di Messina

Antonia Cava
2020-01-01

Abstract

L’inclusione sociale e scolastica si presenta come un orizzonte di ricerca differenziato ed indispensabile per realizzare politiche e prassi educative efficaci. L’articolo si propone di indagare la risposta educativa agli alunni in condizioni di disabilità e le proposte per risolvere i problemi dell’inclusione attraverso la percezione dei docenti. La ricerca ha coinvolto 606 docenti curricolari e di sostegno delle scuole secondarie di secondo grado statali della città di Messina ricostruendo le ragioni alla base della scelta dei percorsi di inclusione utilizzati, le metodologie didattiche applicate con l’intera classe e solo con l’allievo con disabilità, i vantaggi che l’inclusione può portare all’apprendimento della classe, al clima socio-affettivo e alla crescita professionale. Dall’analisi dei dati emerge la percezione di un maggior bisogno di collaborazione tra quanti oggi sono responsabili dei percorsi scolastici e la richiesta di un superamento delle differenze tra i ruoli professionali attuali. Per la realizzazione di una piena inclusione scolastica non basta la buona volontà degli operatori del settore (docenti, dirigenti..) ma occorre che le istituzioni non solo emanino leggi ad hoc ma mettano i docenti nelle condizioni di poterle attuare nella pratica di tutti i giorni.
2020
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