Strategie di didattica integrata a distanza per l’inclusione: il progetto “Community Care” per la valorizzazione delle differenze, pp. 431-442

Il presente lavoro riporta i dati di una ricerca sperimentale, svolta nel periodo della pandemia Covid-19, all’interno del progetto “Community Care”, avviato in alcuni istituti scolastici al fine di verificare se e in che misura la scelta di alcune strategie metodologico-didattiche realizzate con la DaD favoriscano l’inclusione degli alunni con BES. Nello specifico, si vuole valutare se, con l’utilizzo della DaD, si possa realizzare una riprogettazione dei contesti di apprendimento tramite modelli di didattica che utilizzano una molteplicità di strategie, metodi, linguaggi, capaci di incrementare il coinvolgimento degli alunni con difficoltà in direzione dell’aumento della partecipazione, della cooperazione e dell’ ascolto attivo. Ciò rappresenta uno dei prerequisiti fondamentali per creare una didattica inclusiva on-line, idonea a supportare la valorizzazione delle differenze per evitare dispersione ed interruzione nel funzionamento adattivo scolastico dei soggetti in questione. Sono stati coinvolti nello studio sperimentale 40 alunni certificati BES, selezionati in quattro istituti comprensivi di Messina e provincia, di cui 20 inclusi nel gruppo sperimentale e 20 inclusi nel gruppo di controllo. I risultati ottenuti, pur evidenziando un aumento della partecipazione alla DaD in entrambi i gruppi esaminati, hanno mostrato che l’azione didattica adottata dai docenti, utilizzando la Flipped Classroom, produce un cambiamento più significativo nel coinvolgimento degli alunni alle attività didattiche. La riflessione sui dati, pur ottenuti su un piccolo campione, si offrono come spunto per riflettere ancor di più sull’importanza di ripensare ai luoghi, ai tempi e agli spazi e ai processi che costituiscono la possibilità di ricreare la sostenibilità scolastica attraverso la ricorsività tra didattica frontale e didattica mediata dalla tecnologia.