Le cicalate di Pippo Romeo, composte nella seconda metà del XVIII secolo, sono piccole finestre nel mondo messinese settecentesco, un mondo descritto con scarso realismo, dal quale, anzi, si vuole evadere. In esse restano, comunque, impigliati dati, nomi di persone e di luoghi, descrizioni di pezzi della città e di abitudini e tendenze culturali colti in un momento storico cruciale per Messina, di decadenza economica (dovuta alla repressione della rivolta antispagnola del 1674-1678, alla perdita di valore della seta locale, alla peste del 1743, al terremoto del 1783) eppure di vivacità culturale, grazie al ruolo dell’Accademia dei Pericolanti e dell’Accademia Carolina, ma anche agli studi, alle pubblicazioni e all’insegnamento di Andrea Gallo, dello scienziato Antonio Maria Jaci, del giurista Letterio Fenga, dello storico e archeologo Carmelo La Farina, padre di Giuseppe, e di tanti altri.
Le cicalate di Pippo Romeo testimoni di Messina nel XVIII secolo
fabio ruggiano
2020-01-01
Abstract
Le cicalate di Pippo Romeo, composte nella seconda metà del XVIII secolo, sono piccole finestre nel mondo messinese settecentesco, un mondo descritto con scarso realismo, dal quale, anzi, si vuole evadere. In esse restano, comunque, impigliati dati, nomi di persone e di luoghi, descrizioni di pezzi della città e di abitudini e tendenze culturali colti in un momento storico cruciale per Messina, di decadenza economica (dovuta alla repressione della rivolta antispagnola del 1674-1678, alla perdita di valore della seta locale, alla peste del 1743, al terremoto del 1783) eppure di vivacità culturale, grazie al ruolo dell’Accademia dei Pericolanti e dell’Accademia Carolina, ma anche agli studi, alle pubblicazioni e all’insegnamento di Andrea Gallo, dello scienziato Antonio Maria Jaci, del giurista Letterio Fenga, dello storico e archeologo Carmelo La Farina, padre di Giuseppe, e di tanti altri.Pubblicazioni consigliate
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